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Croce rossa Gattinara: tetto colabrodo, quando piove la sede si allaga

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Croce rossa Gattinara, infiltrazioni d’acqua nel tetto: un problema noto che si ripresenta spesso in caso di precipitazioni abbondanti.

Croce rossa Gattinara, il tetto

Il tetto della sede del centro di Protezione civile di Gattinara e, in particolare, del comitato locale della Croce rossa, risente delle infiltrazioni d’acqua piovana. Se n’è parlato anche in consiglio comunale, nel corso di un’interpellanza proposta dai due gruppi consiliari di minoranza.

L’edificio

Le associazioni di Protezione civile Croce Rossa, Aib e Nucleo Soccorso Bassa Valsesia, infatti, hanno la loro sede nell’ex centro commerciale Coop di corso Vercelli, all’uscita sud di Gattinara, dove oltre agli uffici e ai magazzini sono stati ricavati ampi spazi per il ricovero dei mezzi di servizio ed emergenza. La sede è stata realizzata adattando l’ex supermercato, trasferitosi poi in corso Garibaldi e poi definitivamente chiuso.
L’edificio è di proprietà di NovaCoop, società che ha concesso gratuitamente al Comune di Gattinara l’usufrutto dello stabile. Il Comune, a sua volta, ha assegnato le sedi ai sodalizi che si occupano di emergenza e Protezione civile in tutto il territorio, abbuonando le imposte dovute per l’immobile.

Le infiltrazioni

A gestire l’edificio, quindi, è il Comune a cui periodicamente giungono segnalazioni di problematiche e infiltrazioni. L’ultima è stata raccolta dai due gruppi di minoranza, che hanno firmato un’interpellanza congiunta in cui chiedono alla sindaca Maria Vittoria Casazza di conoscere le condizioni dell’immobile e i programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria. «Da una verifica effettuata a seguito di lamentele avanzate dal responsabile locale (della Croce rossa, ndr) – recita il documento depositato in municipio – da qualche tempo dal tetto dell’immobile in questione si verificano copiose infiltrazioni che rendono disagevole l’uso dei locali».

Un problema noto

Un problema già noto da tempo. «Il tetto di quell’edificio – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Daniele Baglione – è catramato con una sorta di pannelli che vanno saldati tra di loro. Periodicamente capita che le saldature saltino e, con vento e precipitazioni abbondanti, creino delle intercapedini in cui filtra l’acqua in caso di piogge prolungate. Abbiamo già da tempo un accordo con un’impresa, la Bertinetti, che interviene ogni volta si presenti il problema. Magari non interviene il giorno dopo la segnalazione, ma si sono sempre adoperati per rimediare i problemi legati alle infiltrazioni d’acqua che, proprio per come è stato realizzato quel tetto, continueranno a riproporsi». La soluzione definitiva è quindi il rifacimento del tetto.

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