Attualità
Curino, è vivo grazie al polmone di un giovane morto sullo skateboard
Maurilio Gianadda adesso si è trasferito a Buffalo, negli Stati Uniti
E’ ancora vivo e respira solo grazie al polmone di Ryan. Il cognome non lo sa. Ma sa che era un uomo morto la scorsa estate, i suoi organi sono stati donati e Maurilio Gianadda può continuare a vivere. La sua storia è finita nel giornale di Buffalo, cittadina dove vive. Ma le origini di Gianadda sono a Curino.
E’ qui che papà Eugenio era cresciuto, poi negli anni Sessanta aveva deciso di tentare la fortuna negli Stati Uniti portando con sè l’intera famiglia. Maurilio Gianadda ha deciso di rimanere a Buffalo, mentre papà Eugenio negli anni scorsi aveva fatto ritorno in Italia. Proprio a Curino, la sua terra, dove è stato anche sindaco e si è dedicato con passione alla storia del suo paese pubblicando anche vari testi storici sull’emigrazione del dopoguerra.
Il figlio Maurilio, come detto è rimasto negli Usa dove ha lavorato a lungo come insegnante di inglese spiegando la lingua agli emigranti. Dopo essere stato diagnosticato un disturbo del polmone chiamato fibrosi polmonare ideopatica, Gianadda era nell’elenco per un trapianto. Dal 2015 ha iniziato la sua lotta, nel luglio di un anno fa ecco la telefonata in piena notte: c’era un polmone pronto per lui e compatibile. A donarlo appunto Ryan, un 32enne morto in un incidente con lo skateboard.
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