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Da Gattinara alla foce del Po: 600 chilometri in bici per Gianni Brugo
Tornato da poco dalla singolare impresa racconta l’avventura a Notizia oggi.
Da Gattinara alla foce del Po: 600 chilometri in bici per Gianni Brugo. Tornato da poco dalla singolare impresa, durata una decina di giorni, racconta di come è nata l’idea.
Da Gattinara alla foce del Po: 600 chilometri in bici per Gianni Brugo
«Approfittando dell’estate, ho deciso di partire il 25 luglio – dice Brugo -. Ho scelto come mezzo di trasporto una bicicletta. L’idea era di seguire l’acqua e così sono partito dalla Ca’ d’Assi. Dopo dieci tappe sono arrivato al mare. Non era mia intenzione ottenere qualche record: volevo solo seguire il percorso dei fiumi».
Tra canali e città storiche
Nel costeggiare il corso del Po, Brugo ha dovuto a volte risalire anche alcuni dei suoi affluenti fino al primo ponte. «La prima scoperta è stato il percorso sugli argini da Gattinara a Vercelli, dove si trova una bellissima opera idraulica, il Canale Cavour che passa sotto il Sesia – spiega il ciclista -. Ho voluto fare questo percorso da solo, per compiere anche un viaggio interiore e godermi questi paesaggi bellissimi, panorami che normalmente non si vedono, dove non c’è quasi mai nessuno. Ho programmato le tappe prenotando delle camere per le notti, percorrendo una sessantina di chilometri al giorno, anche in considerazione della mia età: ho 69 anni e non volevo dimostrare niente a nessuno, per cui ho stilato un programma che mi sentivo di poter affrontare solo con il mio zaino, molta acqua da bere e sali minerali».
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“Non sono un vero ciclista”
Brugo sottolinea di non essere un ciclista, ma che la bicicletta gli è sembrato il mezzo più adatto per arrivare alla foce del Po. «Ho noleggiato una bicicletta “muscolare”: sono un frequentatore di palestra e in passato ho fatto molte camminate, quindi ritenevo di avere una buona forma fisica per potermi permettere questa prova – aggiunge il protagonista, che ha documentato l’impresa con fotografie postate in rete giorno per giorno -. Inizialmente, volevo arrivare all’Adriatico a piedi, ma poi ho pensato che per completare i pur pianeggianti 605 chilometri da Gattinara alla foce del Po, sarebbe stata più adatta la bicicletta».
Un viaggio nelle emozioni
Numerose le località che lo hanno colpito positivamente: «Ho visitato Cremona, Piacenza, Pavia; mi sono fermato a dormire nella città fortificata di Sabbioneta, piccola “città ideale”, patrimonio dell’Unesco. Ho fatto una deviazione per vedere Brescello, il paese di Peppone e don Camillo, scattandomi una foto accanto alla sua statua. Mi hanno affascinato le Valli di Comacchio, un luogo pieno di natura. All’improvviso, ho visto il mare, e ho realizzato di essere arrivato alla meta. E’ stato emozionante». Compiuto questo progetto, Brugo non ha intenzione di fermarsi e ha in mente altre idee, da sviluppare nei prossimi anni.
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