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Dopo due anni tornano i prelievi all’ambulatorio di Romagnano: l’Asl lascia, ci pensa il Comune
Dopo due anni tornano i prelievi all’ambulatorio di Romagnano. L’Asl si sfila: li gestisce il Comune.
Tornano i prelievi nell’ambulatorio di Romagnano
Riprenderà tra breve il servizio settimanale di prelievo del sangue a Romagnano, interrotto due anni fa in corrispondenza dello scoppio della pandemia.
«Con l’affievolirsi dell’emergenza sanitaria, abbiamo voluto riprendere in mano la situazione, soprattutto tenendo conto del fatto che questo servizio era molto utilizzato dai romagnanesi – spiega il sindaco Alessandro Carini –. Molta gente, soprattutto gli anziani e chi ha difficoltà a spostarsi in un altro paese con mezzi propri o mezzi pubblici, o fatica a sopportare le lunghe attese che si verificano puntualmente nei centri prelievi degli ospedali del circondario, si rivolgeva al nostro ambulatorio, che garantiva comodità e affidabilità. Purtroppo con il covid è stato necessario sospenderlo, ma anche adesso non è più possibile pensare di riaverlo alle stesse condizioni di prima, perché alcune normative sono cambiate e vanno tenute in considerazione. Inoltre, anche se si trattava di una sola volta alla settimana, l’Azienda sanitaria novarese ci ha detto chiaramente di non poter più inviare il proprio personale nella nostra struttura; pertanto, abbiamo deciso di gestirlo come Comune, utilizzando nostri fondi. Abbiamo anche dovuto predisporre una nuova gara per invitare i soggetti abilitati a svolgere questo tipo di lavoro a presentare la propria candidatura».
In funzione tra qualche settimana
Dovendo espletare tutte le procedure burocratiche previste, sarà necessaria ancora qualche settimana prima dell’entrata in funzione del prelievo, ma il primo cittadino assicura che la riattivazione è solo questione di qualche tempo.
«Il personale che opererà sarà indipendente dall’Asl, ma sarà in ogni caso un soggetto o una società esterna in possesso di tutte le qualifiche e la professionalità richiesta per questo tipo di servizio pubblico e sanitario – conferma il primo cittadino romagnanese –. La sede sarà la stessa di prima, ossia l’ambulatorio situato nel piano interrato dell’edificio che ospita le scuole elementari, dove già operano un pediatra e un medico di base. Sarà attivato anche il servizio di prelievo domiciliare, che prevederà un piccolo costo per chi ne farà richiesta. Non sappiamo ancora in quale giorno della settimana saranno effettuati i prelievi; lo stabiliremo insieme al professionista o ai professionisti che si aggiudicheranno l’appalto. Stiamo anche valutando la possibilità di aprire il servizio alle persone di altri paesi, anche in questo caso richiedendo un piccolo contributo in denaro».
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