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Famiglia francese cerca parenti a Gattinara. Una storia iniziata ripulendo il solaio

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Famiglia francese cerca parenti a Gattinara dopo avere trovato degli antichi documenti.

Famiglia francese cerca parenti a Gattinara

Durante dei lavori di pulizia, ha trovato un antico documento: un certificato di morte di un suo avo e così, dopo averlo analizzato, ha deciso di mobilitarsi per cercare altri eventuali parenti. Dove? A Gattinara. Questa storia vede protagonista una famiglia francese, che nei giorni scorsi ha anche chiesto aiuto ai social per ritrovare eventuali parenti stabilitisi nel corso degli anni proprio nella città del vino.

L’appello

Su uno dei gruppi che riuniscono gattinaresi e non, il signor Bernard Camillo di Montpellier ha infatti scritto: «Buongiorno, mi chiamo Bernard Camillo e vivo in Francia. Sto cercando i miei avi italiani: Antonio Camillo nato nel 1829 e Margherita Gallo nata nel 1839 a Gattinara e deceduta il 17 febbraio 1863 a Roasio. Suo padre è Francesco Gallo e sua madre Antonia Casco».

Il documento

L’utente ha anche pubblicato il certificato di morte di una delle ave. Si tratta di un documento che ha più di due secoli, e come si nota, riporta le informazioni ancora scritte a mano, con una calligrafia particolare. E’ una testimonianza che arriva da molto lontano e che per uno storico può anche dare qualche spunto per parlare di demografia ottocentesca, ma rimanendo all’intento di chi ha lanciato l’appello per trovare i propri familiari, è uno strumento che può essere utile nella ricerca.

Una ricerca curiosa

C’è però da evidenziare un dettaglio: se da un lato potrebbe sembrare una impresa ardua trovare i predecessori della famiglia Camillo, visto quanto tempo è passato, dall’altro è bello sapere che a distanza di così tanti anni, ci sia chi voglia ancora conoscere rami genealogici della propria famiglia.
Monsieur Bernard dunque chiede l’aiuto di tutti coloro che hanno notizie o potrebbero dargli una mano nel rintracciare parenti, seppur alla lontana. Non appena in effetti si è sparsa la voce tramite i social non pochi sono stati coloro che hanno cercato di dar un sostegno all’utente, ma per ora non ci sono stati riscontri effettivi.

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