Attualità
Festa alpina a Roccapietra con omaggio ai Caduti
Festa alpina a Roccapietra: le penne nere al lavoro.
Festa alpina le celebrazioni
Tre giorni di festa per il gruppo alpini di Roccapietra. «Anche “Giovepluvio” ci ha graziati – commenta Anna Martinoli a nome del gruppo -, a parte qualche sporadica visita ma, probabilmente, era attratto dai buoni profumi che si levavano dalla nostra cucina, però domenica ha lasciato il posto al sole che ci ha piacevolmente coccolati».
Gli omaggi ai caduti
I festeggiamenti hanno avuto inizio sabato 2 giugno e si sono conclusi lunedì 4 con la cena di chiusura e l’ammainabandiera, bandiera che è stata issata sul pennone domenica mattina e a cui ha fatto seguito il corteo con deposizione di corona d’alloro al monumento ai Caduti e l’omaggio floreale al cippo al cimitero, poi la messa nella chiesetta alpina in località “Pian di Bori”, celebrata dal parroco don Sandro Bertoli e, a seguire, il pranzo e un’intera giornata in allegria accompagnati da buon cibo e le note della banda musicale Città di Varallo.
Gli ospiti
Tante le persone che hanno raggiunto nel fine settimana l’area attrezzata e tanti gli alpini che hanno partecipato alle manifestazioni ufficiali di domenica solennizzate dalla presenza della banda cittadina, dal vice sindaco Pietro Bondetti, dal presidente sezionale Gianni Mora, dal consigliere sezionale, Mauro Pucci, dagli alfieri dell’Associazione nazionale Carabinieri di Varallo, del Comitato tricolore città di Borgosesia e dall’associazione Famiglie caduti e dispersi in Guerra di Borgosesia presenti con le loro bandiere che hanno fatto da corona al gagliardetto del gruppo del Monte Briasco di Roccapietra e a quelli dei gruppi di Alagna, Aranco, Boccioleto, Breia, Camasco, Campertogno, Cellio, Civiasco, Cravagliana-Sabbia, Doccio, Fobello-Cervatto, Grignasco, Maggiora, Morondo, Prato Sesia, Rimella, Scopello, Valmaggia-Morca, Valmaggiore, Vanzone-Isolella e Varallo.
Il prossimo anno
«Ringraziando tutti per la partecipazione, ma soprattutto ringraziando le Patronesse, capeggiate dalla nostra Madrina Graziella Cracco, e i nostri chef – conclude Martinoli -, ora la nostra mente è proiettata verso il programma per il prossimo anno che ci porterà a festeggiare il 95º di fondazione. Arrivederci a tutti».
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