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Francesca è Cecca per due anni: terza volta che accade nella storia del carnevale di Varallo

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Francesca è Cecca per due anni: terza volta che accade nella storia del carnevale di Varallo. Si tratta di un fatto curioso.

Francesca è Cecca per due anni

È la terza volta che succede nella storia della tradizione varallese. Prima di Francesca Bello, era capitato anche a Maria Boniforti, maschera in carica per due anni nel 1961 e 1962 al fianco di Ermanno Tiramani, e a Tiziana Capelli, Cecca ’79 e ’80 con Daniele Conserva e Antonio Paglino.

Riconferma

Nata nel 1997, proprio nel giorno in cui inizia il carnevale di Varallo, il 6 gennaio, Bello si riconferma dunque regina e affronta il suo secondo anno esprimendo la sua vicinanza a chi sta risentendo maggiormente della pandemia. «È un piacere ricoprire ancora la carica di Cecca in questo periodo difficile – commenta la giovane -, anzi credo che ora sia ancora più importante stare vicino alle persone anche solo simbolicamente, cercando di trasmettere un po’ più di serenità, specialmente ad anziani e bambini».

Momento particolare

Anche in un momento storico così particolare, infatti, il carnevale di Varallo non abbandona la volontà di regalare un sorriso alla sua gente: «Non potendo scendere in piazza, molte iniziative saranno digitali, ma non mancherà la “Canzun dla Giobbiaccia” – fanno sapere dal Comitato -. Le molte idee in discussione ormai da settimane, anche alla luce dell’evoluzione dei provvedimenti anti Covid, hanno finalmente trovato una conformazione definitiva».

Prossima iniziativa

La prossima uscita avverrà per la Giobbiaccia, giovedì 11 febbraio, quando Marcantonio accompagnerà gli alunni alle scuole di piazza Ferrari con il Piedibus; ai bimbi verrà distribuito un “Giobbiaccia kit”, sorpresa ideata dal Comitato carnevale. Nella stessa giornata, anche la distribuzione a tutti i piccoli delle scuole primarie del libretto di quiz dedicato alle tradizioni della città con i disegni di Giorgio Perrone, offerto dalla “Confraternita dei Marcantonio”. Inoltre, come vuole la tradizione, il Giovedì Grasso si troverà nelle edicole e nei tabaccai della città la “Canzun dla Giobbiaccia 2021”, firmata da Mae (Christian Pianori) e Cüa (Daniele Conserva). Verrà realizzata anche la stampa artistica di Lorenzo Crippa, che veniva distribuita normalmente durante la Cena della Pignatta. Sabato 13 febbraio Marcantonio si dedicherà agli anziani, con una visita agli ospiti di Casa Serena nella “stanza degli abbracci”.

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