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Fusione Mera-Alagna, il percorso è ancora lungo e difficile

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Il vice presidente di Monterosa 2000 spiega quali sono gli ostacoli alla società unica di gestione

La fusione tra Alagna e Alpe di Mera? Ci si sta lavorando, ma la strada per un comprensorio sciistico gestito da una sola società è ancora lunga. Si tratta di un progetto di cui si parla da anni, ma la soluzione non è certo dietro l’angolo come può sembrare. Anzi. E’ il vice presidente di Monterosa2000 Gianni Filippa a fare il punto: «Sono in corso trattative, ma di certo si tratta di un’operazione che va affrontata con grande cautela. I problemi di Mera sono almeno tre, e tutti di non facile soluzione. Primo, Mera è collocata a quote basse, e con la riduzione delle nevicate è sempre più difficile avere e mantenere un sufficiente strato di neve sulle piste».

 

«Secondo aspetto – spiega ancora il vice presidente -, è indubbio che servono investimenti notevolissimi: la seggiovia da Scopello di fatto è a fine vita, e per prolungarla occorrono interventi nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. Altri investimenti sono poi necessari sui mezzi battipista e anche sugli impianti di innevamento artificiale. Terzo aspetto critico, occorre considerare che investimenti di questa portata sarebbero ripagati solo con un complesso turistico che funziona tutta la settimana, non solo nei weekend: oggettivamente, adesso a Mera non è così. Insomma – conclude Filippa – se è vero che alla fusione si sta lavorando, è altrettanto vero che ci sono una serie di problemi oggettivi decisamente importanti. Ci vuole tempo».

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