Attualità
Gas Valsesia, dove si pratica la solidarietà a chilometro zero
Il Gruppo di acquisto solidale ha oggi una novantina di soci: un modo per coltivare relazioni di vicinato
In Valsesia sono oggi 90 le persone o le famiglie associate al Gas, il gruppo di acquisto solidale nato nel 2010, regolarmente registrato e con partita Iva. Un gruppo che ha l’obiettivo di riqualificare il tema dell’acquisto e del consumo dei beni, puntando sul rapporto diretto tra produttori e acquirenti, e sulle relazioni tragli acquirenti stessi.
«I Gas sono associazioni che riuniscono gruppi di famiglie con l’intento di acquistare insieme prodotti di qualità ad un prezzo scontato, all’ingrosso o da produttori locali – spiega Edoardo Ghelma, segretario del Gas Valsesia -. Prima di tutto va detto che il gruppo è nato con l’intento di divulgare una cultura dell’alimentazione più sostenibile e naturale, con il valore aggiunto di fare cose condivise e socialmente aggreganti».
Si creano così reti di collaborazione che uniscono le persone anche al di là del semplice acquisto, creando legami di solidarietà e aiuto reciproco: un po’ come il “buon vicinato” di una volta. In effetti, il concetto di prossimità è l’imperativo che domina l’operato del gruppo: «Vogliamo valorizzare i piccoli produttori locali, perchè i benefici sono enormi: ridurre l’inquinamento legato ai trasporti, conoscere personalmente i produttori e instaurare con loro rapporti di fiducia, essere personalmente al corrente di tutto il processo di produzione: perchè i produttori locali utilizzano meno pesticidi e concimi chimici, vendono prodotti sfusi o comunque con pochissimi imballaggi».
Ci si può iscrivere al Gruppo di acquisto solidale alla libreria “Il Colibrì” di Borgosesia, e ogni nuovo tesserato, oltre ad essere coinvolto negli acquisti comuni è invitato a segnalare nuovi produttori biologici o a chilometro zero a cui il gruppo può rivolgersi per gli acquisti e a essere parte attiva nel gruppo, assolvendo ai compiti utili (come la raccolta degli ordini o la distribuzione dei prodotti). L’impegno personale, insieme alla fiducia, è infatti la prerogativa che crea un gruppo di questo tipo, che punta all’economia solidale e condivisa.
«Può sembrare un paradosso la crescita di aggregazioni come un Gas in un contesto fortemente consumistico e in una società che privilegia il singolo invece che i rapporti di condivisone. Ma non è così. Anzi, è proprio in questo momento storico che, secondo il nostro osservatorio, la condivisione e il gruppo diventano un’esigenza per gli individui» dice ancora Ghelma. E prosegue spiegando l’impatto che un’associazione di questo tipo ha sul contesto socioculturale: «La nostra dimensione è ancora limitata e per questo incidiamo modestamente sull’economia locale. Certamente però ha fornito una boccata di ossigeno ad alcuni micro-produttori locali».
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