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Gattinara la Torre delle Castelle corteggiata dalle università

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Gattinara la Torre delle Castelle si conferma punto d’interesse per diverse università e sotto vari punti di vista.

Gattinara la Torre delle Castelle e le università

Ha anche un interesse accademico la zona delle Torre delle Castelle: diversi gli atenei coinvolti. Tra i progetti che continuano a coinvolgere anche la comunità di Gattinara c’è quello del vigneto sperimentale del Nebbiolo. Sulle colline, punteggiate dai filari di numerose aziende vitivinicole, ai piedi del fortino gattinarese continua a dare buoni frutti un progetto. Si tratta di una vigna nata qualche anno fa dalla collaborazione tra la fondazione Dalmasso e l’Università di Torino. L’obiettivo dell’iniziativa era la ricerca di cloni di Nebbiolo.

I risultati

Attraverso gli studi teorici e la realtà effettiva è stato di fatto trovato un tipo di barbatelle che la Dalmasso ha ritenuto ottime. Da questo progetto è scaturito poi anche il “Vin dal sindic”, un prodotto che viene solitamente offerto come dono istituzionale. Ed oggi chi raggiunge la località sulle alture della città, nota che il vitigno è florido.

L’impegno dei volontari

«Dobbiamo assolutamente ringraziare l’associazione Aib che si prende cura del terreno in questione e quindi l’ordine e a pulizia che si nota è merito dei volontari – commenta il vice sindaco Daniele Baglione -. La peculiarità di questo vigneto è che è legato a tutta la comunità. Oltre che dai volontari dell’Aib, la vendemmia viene fatta dall’amministrazione insieme ad altre figure: lo scorso anno per esempio abbiamo coinvolto i bimbi dell’asilo. Insieme ad altre vigne in città, questo progetto sperimentale alla Torre simboleggia l’attaccamento di Gattinara all’uva e al prodotto finale».

La stazione meteorologica

Ma il vigneto sperimentale è una delle tante iniziative che hanno visto Gattinara al centro di recenti studi accademici. Sempre nella località all’ombra della Torre delle Castelle è stata installata una stazione meteorologica in collaborazione con il Politecnico di Torino. «Le rilevazioni – spiega Baglione – consentono di valutare la qualità del terreno e le peculiarità delle foglie per capire quali trattamenti utilizzare».

Il sismografo

E alcuni studiosi hanno persino preso in considerazione le alture gattinaresi per ricerche legate ai movimenti tellurici. «Per un po’ di tempo era stato installato un sismografo che consentiva di evidenziare eventuali scosse – sottolinea Baglione -. Lo studio che si è concluso la scorsa estate era stato a cura di una università svizzera».

L’importanza per la ricerca

Insomma, la Torre è il terreno che la circonda, da fortino storico diventa anche oggetto di ricerca scientifica. «E’ per tutti noi motivo d’orgoglio sapere che il nostro territorio venga studiato e valutato da accademici ,- conclude il vice sindaco -. Siamo sempre stati disponibili ad ulteriori studi e lo continueremo ad essere nel caso in cui ci fossero altri enti interessati».

 

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