Attualità
Gattinara progetta un “parco fluviale” lungo il Sesia
Gattinara progetta un parco fluviale: la città presenta il progetto nell’ambito di un’iniziativa condivisa con altri nove comuni.
Gattinara progetta il parco fluviale
Un’iniziativa che unisce dieci Comuni nella volontà di tutelare i paesaggi collinari attorno al fiume. È questo è anche il nome della convenzione stilata tra i sindaci di Gattinara, Lenta, Lozzolo, Roasio, Romagnano, Prato Sesia, Cavallirio, Boca, Grignasco e Ghemme per partecipare a un bando sulla rigenerazione urbana legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il consiglio comunale gattinarese ha approvato nella seduta della scorsa settimana il documento, che potrebbe portare nell’ampia zona compresa tra i dieci enti una risorsa di cinque milioni di euro complessivi, che permetteranno a ciascuna amministrazione comunale di realizzare un progetto per la sistemazione di una parte ritenuta particolarmente importante del rispettivo territorio.
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Comune capofila
«Gattinara, che è il Comune più popoloso – afferma Baglione -, è il capofila della convenzione e pertanto spetterà a noi la trafila burocratica che, speriamo, ci consentirà di portare a compimento tanti progetti importanti che, da soli, non saremmo riusciti a realizzare, almeno non in questo momento». Ad ogni sindaco è spetta il compito di individuare l’area strategica a cui destinare le risorse che gli competeranno, che andranno divise in base alla grandezza dei Comuni stessi. Sarà poi cura del capofila presentare tutti gli elaborati per ottenere il finanziamento, collaborando con gli uffici tecnici degli altri componenti della convenzione.
Le aree
«Per quanto ci compete – spiega il vice sindaco – ci siamo concentrati sul parco fluviale, all’interno del quale vorremmo intervenire su quattro punti: l’ex-colonia Bertotto, l’ex-mulino, la Ca’ d’Assi, e il laghetto del Mallone. Sono tutte zone molto importanti o molto frequentate della nostra zona verso il Sesia, che ci interessa molto sistemare al meglio per favorirne la frequentazione. Considerato che siamo il Comune più grande e il capofila, per i progetti e per l’impegno burocratico, la ripartizione dovrebbe destinarci un milione e mezzo di euro».
Cordata di enti
Per poter partecipare al bando, spiega Baglione, bisognava costituire una cordata di enti territoriali che assommassero almeno 15mila abitanti. «La nostra convenzione ne comprende 28mila. Avremmo potuto anche essere di meno, ma abbiamo voluto dare un segnale forte di unità del territorio, a partire dal nome della convenzione, che vuol rappresentare ciò che ci caratterizza di più geograficamente: il Sesia e le colline, attraverso i quali creeremo un collegamento ideale, di cui potranno fruire i cittadini di tutti i Comuni della convenzione, oltre a tutti coloro che vorranno visitare le nostre proposte. È stato importante creare questa unione, che dimostra una visione a medio e lungo termine, e che vuol essere solo l’inizio di un percorso da compiere insieme per lo sviluppo della nostra terra».
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