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Gattinara rilancia il progetto “C’è past@ per te”, ora aperto anche ai profughi

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Gattinara rilancia “C’è past@ per te”: si attende un incremento delle richieste di aiuto.

Gattinara rilancia “C’è past@ per te”

La situazione storica è estremamente complessa, con una crisi che sta già colpendo duro in Italia e l’arrivo in città di sempre più persone che scappano dalla guerra. Così il Comune di Gattinara e l’istituto alberghiero si preparano per rispondere ad un incremento di pasti. Da tempo è partito in città il progetto “C’è past@ per te”. Si tratta di una iniziativa che non ha solo lo scopo di aiutare le persone in difficoltà ma anche di sensibilizzare gli studenti alla solidarietà e alla cooperazione.

Studenti solidali

«Al di là del recupero dei pasti non consumati nelle scuole, con l’istituto alberghiero si è pensato di realizzare delle pietanze proprio per le persone in difficoltà – chiarisce il vice sindaco Daniele Baglione -. Siamo arrivati ad avere una quarantina di utenti da sfamare. E’ un progetto che funziona molto bene anche tra i giovani perché fa comprendere loro l’importanza della solidarietà. Proseguiamo dunque con questa iniziativa. Stiamo solo attendendo alcune linee guida di organizzazione, purtroppo anche a causa della pandemia, si è stati costretti ad intervenire per quanto riguarda le misure di gestione».

Domande in aumento

Con lo scoppio della guerra in Est Europa e l’arrivo di migranti di origini ucraine, la prospettiva è che ci sia un aumento di richieste di pasti. «Si prevede un aumento delle domande – mette in luce Baglione -. Va detto però che ad oggi non ci sono grandissime richieste da parte di chi è stato accolto in paese, anche perché la maggioranza dei profughi è stata ospitata da parenti e amici. Se la situazione non migliora, purtroppo però dovremo pensare ad allargare il servizio ad un numero maggiore di utenti, anche stranieri».

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