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Gattinara riparte dal lavatoio il corso di dialetto per bambini. Le foto

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Gattinara riparte dall’antico lavatoio e dall’ecomuseo il corso di dialetto.

Gattinara riparte il corso di dialetto

Si torna a scuola di dialetto gattinarese: il corso riparte dall’antico lavatoio e dall’ecomuseo, inaugurato appena prima della pandemia. Nei giorni scorsi due classi delle elementari hanno fatto visita ai due siti, accompagnati dagli assessori Elisa Roggia e Luca Caligaris, oltre che dagli “insegnanti” Mario Mostini e Roberto Moscotto. Il corso è infatti organizzato dal Comune per tramandare la lingua della tradizione. «Abbiamo portato i ragazzi – spiega Roggia – al bacino dove si lavavano i panni e abbiamo riproposto il gioco di “radio lavatoio”, che riprende in modo giocoso l’abitudine di chiacchierare mentre si lavava, trasferendo una notizia dall’inizio della vasca per ritrovarla in fondo, spesso notevolmente modificata. Così abbiamo affidato al primo alunno una frase in dialetto e, arrivati all’ultimo compagno di classe, il senso era molto cambiato. È un modo per far prendere confidenza con i termini e le espressioni dialettali, così come pronunciare il nome degli oggetti per strada, degli animali o delle parti del corpo».

Il museo

Oltre alla visita al lavatoio, il corso di dialetto, tre ore per ogni classe suddivise in due uscite, prevede anche la visita all’ecomuseo di villa Paolotti, dove i bambini possono visitare le tre sale, dedicate all’infanzia, alla cucina, e agli attrezzi e ai mestieri, entrando in contatto con gli ambienti e la vita lavorativa di allora. Possono inoltre ascoltare, in un video trasmesso in un’apposita sala, la testimonianza di chi quei tempi li ha vissuti in prima persona. «Il corso di dialetto nelle scuole era un mio desiderio fin da quando ho assunto l’assessorato (alla cultura e alla tutela e valorizzazione delle tradizioni locali, ndr.) e ha avuto un successo che non mi aspettavo – afferma ancora Roggia –. Il primo anno è venuta anche la Rai a conoscere il nostro progetto; il secondo anno siamo stati intervistati da Radio Deejay. Certo nessuno si aspetta che in tre ore i bambini imparino il dialetto gattinarese, ma è importate che conoscano le tradizioni affinché comprendano il posto in cui vivono».

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