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Gattinara, un esercito di sessanta volontari a ripulire i boschi

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A Gattinara oltre 60 volontari per la Giornata ecologica. Raccolti anche molti sacchi pieni di immondizia comune. Nei boschi spuntano pezzi d’auto e serramenti

Gattinara, un esercito di sessanta volontari a ripulire i boschi

Tra i rifiuti abbandonati a Gattinara, pezzi di automobili, infissi e oli esausti. Oltre a numerosi sacchi da 30 litri colmi di pattume comune. Questo il bilancio della Giornata ecologica che si è svolta sabato in città e nei dintorni. Il ritrovo era di buon’ora in piazza Molino, dove gli oltre 60 partecipanti sono partiti, divisi in gruppetti, alla ricerca di quello che gli incivili hanno lasciato in giro. Sono state battute in particolare la zona del lago Mallone e parte della collina.

A fine giornata, è stato riempito un intero cassone da discarica. Tra i volontari presenti alla Giornata ecologica di Gattinara, c’erano rappresentanti dell’amministrazione comunale, l’Aib, il nucleo soccorso Bassa Valsesia, il gruppo scout, i ragazzi delle scuole coordinati dall’insegnante Saverio Genise, e numerosi cittadini.

Spesso anche lavatrici nei boschi

«Il nostro territorio è bellissimo e di questo siamo consapevoli quasi tutti – affermano il vicesindaco Daniele Baglione e l’assessore Luca Caligaris – ma purtroppo c’è una piccola minoranza di persone che non ha il minimo senso dell’educazione. Ci sono infatti persone senza scrupoli, veri e propri delinquenti, che usano boschi e colline come luoghi dove gettare qualunque rifiuto, senza pensare all’enorme danno che provocano all’ambiente e a noi tutti. Riceviamo ogni giorno segnalazioni di discariche abusive che andiamo a raccogliere; spesso troviamo cose incredibili come piatti, lavatrici, divani, lattine, vetro, e molti altri oggetti, tutti differenziabili, che potrebbero essere conferiti nei centri di raccolta o messi nei contenitori per il ritiro sotto casa.

Prendere sul fatto questi delinquenti è difficile, data la vastità del territorio, ma grazie all’installazione di apposite fototrappole e, in futuro, all’aiuto di quelle che, in un progetto a cui stiamo lavorando, chiameremo “Guardie Salvambiente”, ci proveremo in ogni modo e con tutti i mezzi a disposizione. Intanto, ringraziamo chi ha voluto essere dei nostri». In attesa dei nuovi dispositivi scova-sporcaccioni, per ripulire ciò che viene lasciato in giro si è quindi pensato di coinvolgere la parte “sana” della popolazione, che ha aderito con entusiasmo.

(fotoservizio Gianluca Colombo)

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