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Ghemme ospiti della casa di riposo “modelli” nel calendario

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ghemme ospiti

Ghemme ospiti dell’istituto della Divina Provvidenza insieme al personale davanti all’obiettivo per realizzare il calendario 2019.

Ghemme ospiti diventano modelli

Posare davanti all’obiettivo per divertirsi, ma anche per raccogliere fondi. Per il secondo anno gli ospiti della casa di riposo di Ghemme si sono trasformati in modelli per realizzare il loro calendario. E amici e parenti non si sono lasciati scappare l’occasione di appendere in casa il calendario realizzato per il secondo anno consecutivo dall’istituto della Provvidenza. L’almanacco del 2019 è ancora in distribuzione nella segreteria dell’ospizio, in piazza Castello. Restano poche copie, e lasciando un’offerta si potrà contribuire all’acquisto di nuovo materiale per la struttura. «Gli ospiti – spiega Veronica Ferrari, presidente dell’associazione di volontariato che opera all’interno della struttura- sono stati felicissimi di questa nuova esperienza da modelli e di aver potuto contribuire in qualche modo a supportare quella che ormai è la loro casa. Visto il successo del 2018 scorso abbiamo pensato di far diventare il calendario una sorta di tradizione da ripetere ogni anno».

Scambio di ruoli

E se nelle pagine del calendario dell’anno appena concluso ogni foto era in tema con il mese, per quello del 2019 si è pensato di coinvolgere anche il personale dell’istituto, organizzando un divertente scambio di ruoli. E così nelle foto che accompagnano i dodici mesi i dipendenti sono diventati ospiti e gli ospiti sono diventati cuochi, infermieri, animatori, segretaria e direttrice, direttore sanitario, oss, addetti alle pulizie, fisioterapisti e consiglieri.

Una piacevole tradizione

«Quelle in cui abbiamo realizzato il calendario sono state giornate molto divertenti e positivamente insolite – riprende Ferrari – , un mese è stato dedicato anche alla foto di gruppo dei volontari. Fotografa e creatrice del calendario è stata come l’anno scorso mia mamma Rita Evangelisti, anche lei volontaria dell’Istituto. La cosa più bella, sia l’anno scorso che quest’anno, è stato vedere la gioia negli occhi di tutti i modelli e soprattutto degli ospiti che forse non avrebbero mai pensato di arrivare alla loro età e di posare per un calendario che sta diventando una tradizione che piace a molti».

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