Attualità
Ghemme parco della scuola dedicato al benefattore Gino Gaboli
Ghemme parco della scuola intitolato a Gino Gaboli: fu uno dei promotori dell’associazione Casa Alessia in paese.
Ghemme parco intitolato a Gino Gaboli
Il parchetto della scuola materna di Ghemme porta ora il nome di Gino Gaboli. Si è svolta lo scorso sabato mattina in via Rosmini la cerimonia di scoprimento della targa dedicata al benefattore, fra i promotori dell’associazione novarese Casa Alessia a Ghemme: ora il parchetto della materna porta il suo nome.
Il benefattore ghemmese è scomparso un paio di anni fa, ma il suo ricordo è ancora vivo nel paese e anche fuori dalla piccola comunità. Alla cerimonia, molto partecipata, erano presenti oltre alla famiglia di Gaboli, anche Gianni Dal Bello, Giovanni Mairati, presidente dell’associazione e Liliana Perini, in qualità di rappresentante del gruppo ghemmese dei volontari di Casa Alessia; Perini conosceva da tanti anni Gino Gaboli, al quale era legata da una profonda amicizia.
Una persona speciale
«Se siamo qua oggi è perché conoscevamo una persona speciale – ha commentato Dal Bello -. Abbiamo deciso di scoprire una targa dedicata a Gino, che ho conosciuto anni fa durante un momento conviviale alla Cà di Merendi qui a Ghemme. A Gino era venuto in mente di portare a Ghemme degli spettacoli in favore di Casa Alessia onlus. Era una persona solare che mi ha accolto subito come se ci conoscessimo da tanto tempo. Mi ha fatto sentire subito a casa, circondato da persone gioviali, sapeva trascinare. Gino ha trascinato molti, Liliana compresa, in un’avventura importante. Ciò che abbiamo vissuto qui a Ghemme, di cui il parchetto fa parte, sono un esempio di filosofia della convivialità, un modo, quest’ultima, per scambiarsi sensazioni ed esperienze. Era una persona che portava fratellanza ed era un trascinatore che faceva da leader per gli altri. Ci manca, ma oggi è ancora qui con noi».
Una presenza fraterna
La vicesindaco Beatrice Costa ha ricordato come Gaboli abbia lasciato un grande segno, «Casa Alessia – ha affermato – è sempre stata sensibile alle esigenze del Comune. Gino tra l’altro era un grande tennista e ricordo che lo vedevo praticare sport per imparare io stessa. La scelta di attrezzare questo parco per i bambini era la cosa più bella che potessero scegliere dall’associazione e per questo ne siamo grati».
Mairati ha ricordato la figura di Gaboli, «presenza settimanale fraterna: con la voglia di fare ha creato un gruppo di persone che hanno aderito al sogno di Alessia, mia figlia. Questo parco ricco di giochi è stato abbellito con un nuovo gioco». Al termine la famiglia Gaboli ha ringraziato tutti i presenti alla cerimonia.
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