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Grignasco e il calcio locale piangono Giuliano Borgato, mediano anni Settanta

Aveva 78 anni. Begli anni Settanta la sua punizione lanciò la Cossatese in serie C.

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Celebrato a Grignasco il funerale dell’ex giocatore, attivo negli anni Settanta. Numerosi gli ex compagni che hanno voluto rendergli un ultimo omaggio. Aveva 78 anni.

Il calcio piange Giuliano Borgato

È morto improvvisamente a Grignasco, paese dove ha sempre abitato, all’età di 78 anni. Sabato è stato celebrato il funerale in chiesa parrocchiale. Lascia il figlio Andrea (anche lui ex calciatore) con Rosella e Daniela con Alberto, oltre ai nipoti Fabiola, Elisabetta e il piccolo Tommaso.

«Sapere che tu sei d qualche parte vicino o lontano significa che noi non saremo mai soli» è il pensiero con cui i suoi famigliari hanno voluto ricordarlo nell’epigrafe. Tante le persone che sabato e nei giorni del dolore hanno voluto ricordare Giuliano Borgato con un messaggio alla famiglia colpita dal dolore improvviso.

La mitica Cossatese

C’è un episodio particolare che gli amanti del calcio locale ricordano legato all’ex mediano di Grignasco.

Giuliano Borgato faceva parte della squadra della Cossatese che nella stagione 1971-1972 salì in serie C. E fu proprio una punizione di Giuliano Borgato a regalare il salto di categoria. Le cronache del tempo ricordano che si giocava la partita Cossatese-Borgosesia: era l’ultimo minuto di gioco e i blues avevano una punizione da ottima posizione. Era il 28 maggio 1972. La partita era sul punteggio di 1-1. Era l’89’, di fatto era l’ultima azione del match. C’erano duemila spettatori sugli spalti a seguire la sfida tra Borgosesia e Cossatese, insomma una vera bolgia.

All’epoca i tempi di recupero non erano così interminabili come nelle partite odierne e le partite di calcio avevano un seguito incredibile. Insomma tutto un altro calcio. Alla Cossatese era capitata una punizione da trenta metri. Sulla palla va proprio Giuliano Borgato che forse in quel momento non sa se tentare il colpo o provare il passaggio. A convincere di provare il colpo ci pensa mister Padulazzi, anche lui novarese. Si alza dalla panchina e gli urla di provare la bomba. E così fa, Giuliano Borgato prende la rincorsa, prende il pallone alla perfezione e la sfera si infila alle spalle del portiere avversario. La Cossatese esplode di gioia: è serie C senza bisogno di passare dallo spareggio con Asti e Biellese.

Il legame con Grignasco

Ma Giuliano Borgato è sempre rimasto legato a Grignasco, ha giocato anche nella squadra del suo paese.

Lo ricorda così Roberto Beatrice: «La tua carriera è passata per la Voluntas Grignasco, per l’U.S.I.G. Grignasco e chissà quante altre squadre di livello, per noi “bocia” eri un campione, sei stato un esempio in campo e fuori». Giuliano Borgato è sempre poi rimasto legato al calcio, fin quando giocava il figlio Andrea non si perdeva infatti una sua partita.

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