Attualità
Grignasco torna ad accendersi il Faro della Libertà
Grignasco torna a splendere il Faro della libertà ad Ara.
Grignasco torna il Faro
Nuova vita per il Faro della libertà di Ara. In questi giorni infatti sono stati avviati degli interventi per ridare “vita” al simbolo in memoria dei Caduti che ha tanto a cuore l’Anpi di Grignasco. «Il contatore della luce che serviva il Faro era crollato. Sono state fatte le dovute segnalazioni e la Unione montana è intervenuta nell’arco di poco tempo – evidenzia il tecnico comunale Milver Faccini -. Un elettricista ha sistemato di recente la criticità».
Da qualche giorno dunque il monumento brilla anche da lontano: difficile non notare la luce riaccesa dalla cima della frazione grignaschese. «Siamo davvero molto soddisfatti della “nuova vita” del Faro – evidenzia Lilla Fiorito, presidente Anpi di Grignasco -. Questo non è solo un monumento ma un’immagine simbolo per non dimenticare tutti coloro che hanno lottato per la libertà. Il fatto che sia tornato a brillare non può che essere positivo per tutti noi».
Un simbolo
Alle parole di Fiorito, anche Alessandro Orsi, presidente di Anpi Borgosesia aggiunge: «Crediamo e speriamo che i cittadini valsesiani si siano accorti che la luce del Faro della Libertà di Ara è tornata a risplendere nella notte. Chiunque transiti lungo il Sesia nella bassa Valsesia non può non sentirsi confortato da quel bagliore, simbolo della luce della democrazia e della libertà contro le tenebre delle dittature, ora ancora più fulgido dopo il restauro. Ricordiamo a tutti che il Faro della Libertà è stato eretto nel 1964 per ricordare i sacrifici dei partigiani e patrioti nella lotta contro il nazifascismo. Le Anpi di Borgosesia e Grignasco, che hanno richiesto e sollecitato con energia l’intervento per la revisione del Faro, intendono ringraziare vivamente chi ha contribuito a risolvere il problema: gli abitanti di Ara nella persona di Piera Giacobino, il Comune di Grignasco nella persona del sindaco Katia Bui, l’Unione Montana Valsesia nella persona del vicepresidente Alberto Daffara; soprattutto a quest’ultimo dobbiamo le operazioni decisive e uno speciale ringraziamento per la sensibilità dimostrata».
La cabina
Già lo scorso anno il monumento era stato al centro di una questione delicata. Cittadini e Anpi si erano mobilitati contro l’installazione di un impianto di comunicazione. Grazie anche all’intervento dell’Unione montana, in collaborazione con il Comune l’impianto aveva trovato una nuova collocazione e l’iter oggi si è definitivamente concluso. «Abbiamo subito chiesto all’operatore il trasferimento della cabina – spiega Alberto Daffara – grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, e cioè Comune di Grignasco, Parco, Anpi, Comune di Serravalle, e anche di Eolo che aveva installato le antenne, abbiamo individuato la soluzione: Eolo e ha avviato l’iter per richiedere le necessarie autorizzazioni all’installazione di un analogo trasmettitore in un’area poco distante in modo da restituire al monumento la sua integrità e nello stesso tempo da salvaguardare il diritto dei residenti ad usufruire dei servizi digitali garantiti dalla presenza dell’antenna. Finalmente ora l’iter si è completato, con il trasferimento dell’antenna». E Daffara conclude: «Come sempre, il buonsenso ed il dialogo favoriscono la soluzione positiva di tutti i problemi».
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