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«Il Comune non può vietare l’accesso alle cassette della posta»

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La società Newpenta è fiduciosa di vincere il ricorso e far annullare l’ordinanza contro il volantinaggio

Non è possibile che si debba avere il permesso del Comune per accedere alle cassette della posta. Questa, in estrema sintesi, la motivazione che porta avanti la Newpenta di Monza nel chiedere al Tar del Piemonte di annullare l’ordinanza anti-volantinaggio firmata dal sindaco di Borgosesia. Come è noto, si tratta di un provvedimento che vieta la distribuzione nelle casette della posta di depliant e manifesti pubblicitari, se non dietro specifica autorizzazione con pagamento di 200 euro. Ma la Newpenta, che si occupa proprio nel settore del recapito di posta pubblicitaria per conto di decine di supermercati e centri commerciali del Nord e Centro Italia, ha impugnato l’ordinanza di fronte al Tribunale amministrativo, per chiederne l’annullamento.

«Riteniamo sia un provvedimento illegittimo – spiega l’amministratore delegato Cinzia Longhi -. L’accesso alle cassette delle poste di case e condomini non può essere gestito attraverso decreti di natura politico-amministrativa; se no, alla stessa stregua, le stesse limitazioni andrebbero rivolte alla Posta per la consegna della corrispondenza. Possiamo comprendere la necessità di regolamentare la distribuzione, ma non è possibile porre simili paletti a una attività libera e regolare. L’amministrazione ha preso le sue iniziative, noi tuteliamo la nostra attività». Per l’azienda monzese non si tratta del primo ricorso al Tar in opposizione ad analoghe ordinanze: «E’ già accaduto in alcuni casi – conferma Longhi -, su decisioni assunte da Comuni lombardi. E ogni volta il nostro ricorso è stato accolto».

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