Il libro di Giorgio Salina finanzia i lavori alla chiesa di Civiasco

“Pais dla Vall. Rime valsesiane” è stato presentato nel salone “Ercole Durio”

Il nuovo libro di Giorgio Salina “Pais dla Vall. Rime valsesiane”, già presentato il 22 dicembre in biblioteca civica a Varallo nell’ambito della 22ª edizione di “Libri in libertà”, venerdì 20 gennaio è stato riproposto a Civiasco, paese d’origine dell’autore, nel salone “Ercole Durio”, in un’atmosfera del tutto particolare. Dopo la presentazione del sindaco, nonché presidente dell’Unione dei Comuni Montani della Valsesia Carlo Cerli, che ha sottolineato come Giorgio Salina sia un civiaschese del cuore, che ha mantenuto un profondo legame con il paese, la sua storia e le persone che hanno contribuito a farlo crescere, il parroco di Civiasco, Don Roberto Collarini,  ha espresso il suo piacere per essere stato invitato a partecipare alla serata, ricordando che i proventi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti alla chiesa di San Rocco, un luogo sacro che rappresenta la comunità. Prima di dare la parola all’autore si è cercato di tracciare un inquadramento poetico per inserire questo libro nel solco profondo della poesia valsesiana più autentica.

Giorgio Salina, Giors, ha ideato un percorso poetico scegliendo di leggere le poesie legate a momenti e luoghi significativi della sua vita: Civiasco, Varallo e Borgosesia. Queste letture sono state intercalate da spiegazioni sull’organizzazione del volume che racconta in poesia paesi, luoghi, eventi e persone della Valsesia nel decennio 2005-2015, ed è suddiviso in due sezioni: una che raccoglie poesie dedicate a venti paesi della Valle, individuati da scelte del cuore e dalle mete in montagna, mentre l’altra racchiude le cosiddette: “poesie d’occasione” composte per celebrare momenti, fatti o personaggi della comunità. Frutto di una precisa scelta è stato l’affiancare ai versi in dialetto la traduzione in italiano, con l’intento di avvicinare i giovani alla poesia aiutandoli a comprenderne i significati. La metrica rigorosa si trasforma in docile strumento per dare musicalità ai versi che diventano dei ponti preziosi per riunire civiaschesi e valsesiani intorno al faro della poesia.

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