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Il ponte di Romagnano è già in ritardo: colpa della burocrazia

Il progetto è pronto, ma in attesa di validazione. L’investimento complessivo per la ricostruzione ammonta a circa 13 milioni di euro.

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apertura ponte di Romagnano

Il labirinto della burocrazia sta rallentando il cantiere del nuovo ponte di Romagnano. Il progetto era già pronto in estate, poi ci sono state alcune osservazioni…

Il ponte di Romagnano è già in ritardo

«La burocrazia sta allungando i tempi di avvio dell’opera, ma noi amministratori non abbassiamo la guardia: il ponte si farà». Il sindaco di Romagnano Alessandro Carini non molla l’idea del collegamento definitivo, un iter non facile soprattutto per avere tutte le carte in regola per partire.

Il vecchio ponte sul Sesia è crollato il 3 ottobre del 2020, a causa delle intense precipitazioni che avevano colpito tutto il Piemonte. Il collegamento provvisorio tra Romagnano e Gattinara, costato oltre 4 milioni di euro, ha aperto al traffico a dicembre 2021.

Il progetto è pronto

La scorsa estate era stato annunciato l’avvio del cantiere per collegare le sponde del Sesia tra Romagnano e Gattinara entro l’inizio del 2023, in realtà non c’è ancora una data. Anas nei mesi scorsi aveva già presentato il progetto, ma come capita è stato necessario recepire tutte le osservazioni e i pareri.

«L’iter riguardante la fase di verifica della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) da parte degli enti competenti si è concluso a inizio dicembre 2022 con alcune prescrizioni in materia ambientale da recepire all’interno del progetto definitivo», spiegano da Anas.

Poi ci sono i tempi tecnici. «Come da previsioni – precisano da Anas –, l’aggiornamento della progettazione definitiva secondo le prescrizioni è stata conclusa entro gennaio 2023. A breve, quindi, si procederà con l’acquisizione dei restanti pareri, a cui seguirà il completamento della progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori».

Circa 13 milioni di euro

Il progetto prevede la costruzione di una nuova infrastruttura con un tracciato planimetrico coincidente con quello del ponte originario. Anche la lunghezza dell’opera, pari a 180 metri, coincide con quella del ponte crollato.

Dal punto di vista strutturale è inoltre previsto un ponte ad arco realizzato in acciaio e calcestruzzo con due pile in alveo, una campata centrale da 90 metri e due rampe di accesso lunghe 45 metri ciascuna. L’investimento complessivo per la ricostruzione del ponte definitivo ammonta a circa 13 milioni di euro.

In foto l’apertura del ponte provvisorio tra Romagnano e Gattinara.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Giusto Buonsenso

    7 Marzo 2023 at 11:49

    È che le leggi se le fanno e se le gestiscono tra di loro, altrimenti occorrerebbe “punire” le lentezze burocratiche facendo “lavorare con sudore e con fatica” tutte le persone coinvolte nei ritardi dei lavori pubblici! Vedi che si darebbero una mossa, altroché! (Data la “pelandronite” sempre più dilagante a tutti i livelli).

  2. Massimo

    7 Marzo 2023 at 17:11

    Sappiamo come vanno le tempistiche quando ci sono di mezzo burocrazia e lavori pubblici.
    A tal proposito vorrei suggerire ai futuri costruttori del Ponte definitivo di non perdere tempo con le micidiali “bonifiche belliche” del sito; queste hanno già portato via parecchio tempo prima della costruzione del ponte provvisorio.
    A tal fine confido loro un segreto: dal 2021 (anno di apertura del cantiere del provvisorio) non vi sono stati in zona bombardamenti alcuni, anzi sul sito oggetto della ricostruzione, sicuramente dagli anni ’50, quando il ponte fu ricostruito dopo altra alluvione, nessun bombardamento si è verificato; e nemmeno prima.
    Il più vicino bombardamento fu eseguito da parte il 20/06/1944 sull’abitato di Gattinara da parte di almeno 8 Junkers 87 (conosciuti anche come STUKA) della Luftwaffe; comunque ad almeno 3 km dal ponte.
    Quindi, scavate tranquilli; il massimo che può capitarvi è un granellino di sabbia che salta nell’occhio (vista la siccità imperante).

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