Attualità
In un libro 100 anni di ferrovie in Valsesia e nel Biellese
Scorrere le pagine di Giuseppe Cavatore e Mario Matto permette di approfondire la storia dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio
La storia del treni in Valsesia e nel Biellese. E’ questo il campo di ricerca in cui sono mossi Giuseppe Cavatore e Mario Matto in vista della pubblicazione del loro ultimo libro. «Si tratta di un volume ricco di notizie – riferisce Piera Mazzone, direttore della biblioteca civica di Varallo -, di dati storici e di immagini, alcune delle quali, come quella utilizzata per la quarta di copertina, appartenenti al Fondo Zanfa, conservato nella nostra biblioteca».
“Storia delle ferrovie nel Biellese e in Valsesia” è uscito neanche due mesi fa per le Edizioni Ieri e Oggi. Gli autori sono due appassionati con un’esperienza nel settore formatasi in anni di ricerche. Matto, docente di Politiche del turismo all’Università di Torino, aveva pubblicato nel 2006 un corposo volume: “Santhià e la ferrovia: una storia che dura da 150 anni”; Cavatore nel 2011 ha mandato alle stampe “Storia della tramvia Biella-Oropa e delle linee per Sandigliano e Borriana”.
La consulenza tecnica del libro è stata affidata a Marco Signoretto, che nel 1988 pubblicò: “Treni e tram nel Biellese. Storia ed attualità dei trasporti pubblici biellesi”. «Attraverso i vari capitoli – prosegue Mazzone – si snoda la storia delle linee Biella-Santhià, Novara-Varallo con la progettata Varallo-Alagna, Grignasco-Coggiola e Biella-Novara. Un capitolo è stato dedicato a due importanti progetti non realizzati: la ferrovia Sotto Alpina (Torino-Ivrea-Biella-Gattinara-Romagnano-Arona) e la ferrovia Prealpina (Torino-Ivrea-Biella-Mosso-Crevacuore-Borgosesia-Orta-Intra-Locarno). Scorrere queste trecento pagine illustrate permette di approfondire la storia dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio».
All’argomento ferrovia, in biblioteca a Varallo, oltre alle immagini raccolte nei Fondi iconografici e ai numerosi volumi presenti nella “Sezione locale”, «è dedicato un corposo dossier – fa sapere Mazzone -, sottolineato anche dallo spartito del valzer per pianoforte, composto da G.B. Rachetti, in occasione dell’arrivo a Varallo del treno inaugurale nel 1886».
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