Seguici su

Attualità

L’istituto alberghiero va a Mosso, insorge Trivero

Pubblicato

il

L’amministrazione comunale vuole un confronto con la Provincia

Riqualificare l’istituto alberghiero di Trivero in frazione Caulera è troppo costoso e così la Provincia di Biella decide di spostare tutto a Mosso. Una decisione che concluderebbe una storia lunga 40 anni. Gli spazi ci sarebbero già, visto che l’istituto “Motta” ha diverse aule vuote. Ma Trivero non è d’accordo a vedersi privare dell’istituto. Il sindaco Mario Carli e l’assessore Gianluca Bassetto stanno raccogliendo i dati per un confronto serrato con la Provincia. Il presidente Emanuele Ramella Pralungo parla di interventi pari a 2 milioni di euro per sistemare il vecchio alberghiero a causa di un’aula di educazione fisica rovinata dai vandali, ma anche da problemi legati alle infiltrazioni.

Tutto sembra già deciso, ma l’amministrazione comunale vuole un confronto. «Stiamo raccogliendo i numeri – spiega il sindaco Carli -. Lo stabile ha necessità di alcuni interventi, ma non si parla di 2 milioni di euro. Inoltre mi chiedo cosa facciano gli studenti di un istituto alberghiero a Mosso. Dove sono le cucine e le sale? Mi sembra una decisione presa con troppa leggerezza. Vogliamo un confronto. Anche a Mosso bisognerebbe fare un investimento. Noi di certo non vogliamo chiudere una struttura storica che rappresenta un’eccellenza per il territorio».

E Carli rilancia: «Si potrebbe invece pensare di avviare un progetto per migliorare ancora di più la scuola coinvolgendo le classi nelle attività turistiche presenti sul territorio, con progetti pensati per permettere ai giovani di fare esperienza». Non va dimenticato poi che in tutti questi anni il Comune si è messo a disposizione della scuola mettendo a disposizione  le cucine, ma anche il palazzetto dello sport di Ponzone per tornei o attività fisica.

L’istituto alberghiero negli anni scorsi ha visto il trasferimento della segreteria, poi è stato inserito nel nuovo istituto superiore “Gae Aulenti” insieme al geometri e all’agrario di Biella. Insomma una continua trasformazione. Perplessa anche la minoranza. «Se viene tolto l’alberghiero – interviene il consigliere Fulvio Chilò – si rischia di avere in futuro un’altra cattedrale nel deserto lungo la Panoramica Zegna, dato che da anni è già chiuso l’ex orfanotrofio. Ovviamente come gruppo siamo pronti a dare il nostro contributo per opporci alla chiusura dell’unica scuola superiore del territorio che ha formato importanti professionisti impegnati in tutto il mondo». Sulla questione interviene l’ex consigliere Piero Casula: «E dire che quando in consiglio avevo detto che c’era il rischio di perdere l’alberghiero l’ex sindaco mi aveva dato del terrorista. Ecco la dimostrazione: perdiamo una scuola di qualità del territorio».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook