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La Valsesia ricorda Paolo Ceola, bibliotecario e appassionato di storia

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La Valsesia ricorda Paolo Ceola, bibliotecario e appassionato di storia

La Valsesia ricorda Paolo Ceola: punto di riferimento per i lettori borgosesiani grazie al suo lavoro di bibliotecario, era anche un apprezzato polemologo.

La Valsesia ricorda Paolo Ceola

Un amante della cultura e soprattutto della storia. Borgosesia deve dire addio a Paolo Ceola, bibliotecario e collaboratore dell’Istituto per la storia della Resistenza. Sono in tanti, fra i lettori borgosesiani e i colleghi studiosi, a ricordarlo con stima e affetto. Aveva 70 anni e da qualche tempo era in pensione. Paolo Ceola era nativo di Vicenza, classe 1951. Nel 1975 si laureò in Scienze Politiche all’università di Padova. In seguito si specializzò nel tema della polemologia, ossia lo studio della guerra. All’attivo aveva la pubblicazione di monografie edite da case editrici di spicco nel settore saggistico e di diversi articoli su riviste prestigiose. Collaborò inoltre con la Società italiana di Storia Militare. E’ stato per decenni bibliotecario a Borgosesia, precisamente dal 1983 al 2017. Inizialmente era stato assunto in Comune come applicato di ragioneria. Ma appena ci fu la possibilità di dedicarsi alla cultura, Ceola si fece avanti. Per anni è stato un punto di riferimento per i tanti frequentatori della biblioteca comunale.

La storia

Ma Ceola ha portato avanti anche la sua passione per la storia. L’istituto storico per la Resistenza lo ricorda così: «La morte di Paolo segue di pochi mesi quella di Giorgio Orsolano: entrambi avevano lavorato alla biblioteca civica di Borgosesia, nello stesso edificio che ospitò fino al 2005 il nostro Istituto, con entrambi condividemmo una quotidianità solidale, permeata da comuni valori, e di entrambi apprezzammo i consigli critici».

I suoi lavori

La cultura valsesiana perde una figura di spicco. Ceola è stato anche consigliere scientifico dell’Istituto per la storia della Resistenza. «Era, soprattutto, un riferimento fondamentale per l’amicizia e il sostegno di cui ci onorava. I suoi saggi più importanti, oltre a varie collaborazioni a pubblicazioni o riviste, compreso “l’impegno”, furono “La nuova destra e la guerra contemporanea”, Milano, Angeli, 1987; “Il labirinto. Saggi sulla guerra contemporanea”, Napoli, Liguori, 2002 (entrambi a cura dell’Istituto); “Armi e democrazia. Per una teoria riformista della guerra”, edito dall’Istituto nel 2006; “The Labyrinth. Considerations on Modern War, new edition renewed”, Roma, Società italiana di Storia militare, Nadir Media, 2016».
Nel 2017 pubblicò con l’Istituto “Sempre giovane. L’articolo 11 della Costituzione italiana di fronte ai nuovi scenari di guerra e di crisi internazionali”.

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