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Lavorare nei campi, i candidati ci sono, mancano le aziende agricole che assumono

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Lavorare nei campi, i candidati ci sono, mancano le aziende agricole che assumono

Lavorare nei campi

Non c’è soltanto l’ufficio tra le aspirazioni dei giovani che, forse anche a causa delle restrizioni imposte dal Coronavirus, sembrano riscoprire i lavori all’aria aperta. E’ quanto emerge dagli iscritti al portale di web matching iolavoro.org/agricoltura, l’iniziativa della Regione Piemonte per sostenere le imprese del settore agricolo nel reclutamento di personale. A meno di un mese dal lancio dell’iniziativa sono 1.312 le persone, la maggior parte under 39, che si sono candidate a lavorare nei campi.La notizia è stata rilanciata dal sito www.laprovinciadibiella.it

 

All’appello mancano invece le aziende, appena nove, dato quest’ultimo che sembra essere in controtendenza rispetto alle richieste di manodopera che arrivano dalle associazioni di categoria.
“Dopo gli allarmi lanciati nelle scorse settimane da Coldiretti e Confagricoltura ci aspettavamo una maggiore domanda”, afferma all’ANSA Federica Deyme, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro. “Sono oltre 8 mila le imprese agricole piemontesi che hanno la necessità di far fronte alla raccolta delle loro produzioni – ricorda – averne iscritte al portale soltanto nove è davvero poco”. Una settantina, per ora, i profili richiesti, tra braccianti, raccoglitori, potatori e conducenti di trattori.

 

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