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Maggiora tende la mano a Boca: facciamo un comune unico

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Maggiora tende la mano a Boca: «Una fusione porterebbe molti vantaggi».

Maggiora tende la mano a Boca per creare un comune unico

Accorpare due Comuni per unire le forze e migliorare la gestione del territorio e il funzionamento della macchina amministrativa. Una proposta che il sindaco di Maggiora, Roberto Balzano, ha presentato al collega di Boca, Flavio Minoli e che verrà presto discussa in un incontro tra i rappresentanti dei due enti.

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Una decisione ponderata

«Circa un anno fa, i miei consiglieri e io abbiamo cominciato a prendere in considerazione una scelta già effettuata da alcuni Comuni, anche nel circondario, come ad esempio Gattico e Veruno – spiega il primo cittadino maggiorese -. Diverse sono le considerazioni che ci hanno portati a pensare che l’accorpamento con il paese col quale condividiamo molte questioni legate al territorio possa essere una soluzione molto vantaggiosa».

Valutare i pro

«A volte succede di non riuscire a seguire le procedure per ottenere un finanziamento, o partecipare a un bando, perché il personale non trova il tempo materiale di star dietro alle pratiche – conferma il sindaco –. Inoltre, attualmente, agli enti che decidono di accorparsi lo Stato eroga considerevoli finanziamenti. Ancora, otterremmo l’unione di diversi servizi e anche questo ci permetterebbe di gestirli al meglio».

E i contro

«Indubbiamente ci sono anche dei contro, come la difficoltà da parte di alcuni cittadini di accettare l’idea, per motivi storici e forse anche un po’ campanilistici; ma anche ad esempio la possibilità che alcuni uffici possano essere spostati da un paese all’altro. Personalmente, però, sono convinto che i vantaggi siano decisamente superiori».

La decisione con il referendum

La decisione, che deve essere accettata anzitutto a livello amministrativo, non può non passare dall’esame del popolo: «Qualora raggiungessimo l’accordo con Boca – aggiunge ancora il primo cittadino -, dovremmo indire un referendum popolare, per conoscere il parere della cittadinanza».

Il momento migliore per decidere

«I nostri mandati scadono tra due anni e mezzo e tre anni e mezzo – conclude Balzano -. Considerando che l’iter per l’accorpamento richiede almeno un paio d’anni per essere portato a termine, crediamo fermamente che questo sia il momento migliore per giungere a una decisione».

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