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Manca l’acqua: alcune frazioni di Valsesia e Valsessera servite con autobotti

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Manca l’acqua: la crisi idrica sta diventando davvero preoccupante in Valsesia e Valsessera.

Manca l’acqua

È stato convocato un incontro da parte del Cordar Valsesia per fronteggiare la mancanza d’acqua. Al tavolo i sindaci dell’Unione montana Valsesia, gli amministratori della Valsessera e la Protezione civile. Il tema: come affrontare la crisi idrica che è sotto gli occhi di tutti, e che rischia di diventare decisamente seria, se continua a non piovere.
«Siamo abbastanza preoccupati – conferma il presidente di Cordar Valsesia, Paolo Croso -. Le previsioni non danno piogge nelle prossime settimane e la mancanza di acqua inizia a farsi sentire veramente. I nostri tecnici sono già impegnati ad attivare ogni possibile strategia per garantire la fornitura a tutti. Ma se la situazione non dovesse cambiare rischiamo davvero misure estreme».

L’ordinanza contro gli sprechi

Al momento alcune frazioni dei Comuni hanno già avuto problemi di rubinetti asciutti: «Si è proceduto con il rifornimento tramite autobotti in alcune frazioni di Coggiola, Cravagliana e Mollia – riprende Croso -. Certo, se l’emergenza dovesse riguardare gli acquedotti comunali di centri più grossi, il problema sarebbe più rilevante perché non sarebbe possibile rifornirli così, con autobotti. Manca proprio l’acqua, da almeno tre mesi non piove in modo significativo».
Per questo l’ordinanza di vietare gli sprechi diventa quanto mai importante. «L’invito a tutti è di evitare di sprecare l’acqua perchè ne abbiamo davvero poca in questo momento. Spero che tutti ne prendano coscienza». E’ ancora andata bene che le sorgenti non si siano gelate permettendo così di continuare a garantire la risorsa idrica.

Preparazione

Durante la riunione convocata lunedì è stata coinvolta la Protezione civile proprio per cercare di capire come muoversi in caso di emergenza e non farsi trovare impreparati. «Se il livello di emergenza dovesse alzarsi ci muoveremo con i volontari per l’approvvigionamento consegnando acqua potabile “impacchettata” – interviene il presidente dell’Unione montana Valsesia Francesco Pietrasanta -. Ovvero, vere e proprie confezioni di acqua da distribuire alle famiglie. In questo momento è necessario predisporre tutte le azioni per affrontare il problema».
Si spera di non dover arrivare a una interruzione del servizio, ma la crisi idrica è sotto gli occhi di tutti. Le riunioni, finché la questione non verrà risolta, saranno settimanali proprio per monitorare al meglio la situazione e cercare di intervenire in modo tempestivo. Le previsioni danno l’arrivo di un debole nevicata all’inizio della prossima settimana, ma non risolverà di certo il problema.

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