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Medici a Trivero: flop di Asl, Comune e Regione | L’opinione

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Medici a Trivero, se ne vanno in tre. Seguivano duemila pazienti e ottocento bambini. Chi li sostituirà? Senza comunicazioni precise, in paese aumenta la preoccupazione. Per il consigliere di minoranza Piero Casula la situazione è inaccettabile

Medici a Trivero, confermate tre partenze

Confermate le partenze di tre medici da Trivero (due di base e il pediatra) nell’arco dei prossimi due mesi. E senza che al momento sia stato comunicato chi li sostituirà. Si sta parlando di duemila pazienti attualmente a carico dei due medici e di ottocento bambini seguiti dal pediatra. Ovvio che, in assenza di comunicazioni precise, in paese aumenti la preoccupazione. Una situazione che per il consigliere di opposizione Piero Casula è semplicemente inaccettabile: «Come è possibile che ben due medici di base decidano di lasciare il proprio incarico? Vuol dire che qualcosa all’interno del sistema Asl non funziona». Il dottor Ahmed Abdhi Abdullahi sarà il primo a lasciare l’incarico per rimanere comunque all’interno dell’azienda sanitaria con un altro ruolo, da settembre lascia l’incarico anche il dottor Federico Pisca. Mentre da agosto termina la sua esperienza, per motivi personali e professionali, il dottor Stefano Visino, pediatra.

«Finora solo danni»

All’orizzonte al momento non ci sono soluzioni definitive, anche se l’Asl ha proposto alcuni trasferimenti ai medici già in carico in altre sedi. «La cosa più allarmante – riprende Casula – è che ai pazienti finora non è stato comunicato ancora nulla. E purtroppo, come nelle favore di Pinocchio, alla fine il paese dei balocchi non regge alla prova dei fatti. Dopo i selfie che i nostri amministratori si sono fatti con l’assessore in Regione, dopo le cerimonie per inaugurare una Casa della salute che è solo una targa davanti all’ingresso, oggi ci troviamo senza pronto intervento e pure senza medici». Casula accusa anche l’amministrazione comunale: «E’ sempre la famosa politica del 2.0: avevamo due medici di base e ora saranno zero, abbiamo le scuole di Pratrivero e Ponzone e tra un po’ anche quelle saranno a zero».

La richiesta in Comune

E Casula annuncia con il gruppo “Progetto per Trivero” di prendere una ferma posizione. «Presenteremo nei prossimi consigli, subito dopo le ferie, un ordine nel giorno in cui chiederemo di riportare la situazione antecedente alle amministrazioni di Mario Carli e Massimo Biasetti. Se oggi ci mancano anche i medici vuol dire che siamo alla frutta. Il paese è come un aereo senza pilota, ma i nostri amministratori parlano solo di Comune unico. Mantengono stipendi a nostro avviso vergognosi davanti alla perdita di servizi: le famiglie decidono di iscrivere i figli nelle scuole dei paesi vicini e duemila persone non sanno quando e come potranno sostituire il proprio medico che va via».

Il capogruppo di opposizione affonda il colpo

«Mi chiedo dove siano finiti tutti quei triveresi armati di maglie rosse che protestavano quando l’amministrazione Clara Mello Rella aveva portato il punto di primo intervento. Forse sarebbe il caso di tirare la testa fuori dalla sabbia perchè la situazione sta diventando drammatica. E non ci salva certo il 118…».

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