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«Minacce al nostro giocatore autore della gomitata». Non si spegne il caso di Dufour e Juve Domo

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«Minacce al nostro giocatore autore della gomitata». Non si spegne il caso di Dufour e Juve Domo. La presidente della società ossolana segnala atti di intimidazione ai danni di Niccolò Falcioni e dei familiari.

«Minacce al nostro giocatore autore della gomitata»

Nuovo capitolo del caso che si è aperto domenica allo stadio di Domodossola, quando il giocatore della Dufour Varallo Gabriele Testori è stato colpito da una gomitata gioco fermo. Ieri, giovedì 10 novembre, il giudice sportivo ha sanzionato l’autore della gomitata Niccolò Falcione, con una pena pesantissima: cinque anni di squalifica e la richiesta di radiazione da da qualsiasi rango e categoria della FIGC.

Intanto però arrivava anche una nota della presidente della Juve Domo, Marisa Zariani, che rivelava un altro retroscena tutt’altro che edificante.

«Gravi e ripetute minacce a lui e alla famiglia»

«La società Usd Juventus Domo prende atto di quanto deciso dal giudice sportivo. Il nostro tesserato Falcioni Niccolò già sospeso dalla serata di domenica, produrrà le sue controdeduzioni nelle sedi appropriate» spiega in un comunicato la presidente Marisa Zariani.

«La Usd Juventus Domo, che in questa vicenda è coinvolta suo malgrado, nell’augurare a Gabriele Testori di ristabilirsi al più presto, si mette a disposizione di tutte le parti affinché si possa ristabilire un clima di normalità. Purtroppo, dobbiamo prendere atto del fatto che, da domenica, il nostro tesserato oltre che i suoi familiari ed i tesserati della Usd Juventus Domo siano stati oggetto da parte di terzi soggetti di gravi e ripetute minacce delle quali, ovviamente, gli autori risponderanno nelle sedi più appropriate. Per il resto ci si augura che il “gioco” calcio possa essere un momento di condivisione, di svago e di gioia».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Marco

    12 Novembre 2022 at 9:53

    La linea del vittimismo è un classico, un ever green, l’hanno usata con successo anche Sollecito e la Knox. Se fossi l’avvocato di Alzato di Gomito (in “Balla coi lupi” l’avrebbero chiamato così) gli consiglierei di dichiarare che ha alzato il braccio per paura dell’avversario e perché contemporaneamente gli prudeva il naso.

  2. Flavio Costantin

    22 Ottobre 2023 at 10:08

    povera creatura, si è pentito, non voleva, Poverino l’hanno minacciato, cuire di mamma…. perché ha trovato la persona sbagliata, se trovava quella giusta non arrivava neppure a casa sulle sue gambine….

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