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Ministro vieta rientro a scuola a Borgosesia. Il sindaco: useremo le palestre
Ministro vieta rientro a scuola a Borgosesia. Il sindaco: useremo le palestre. E’ scontro tra Lucia Azzolina e i tre centri valsesiani che hanno avviato un progetto di sostegno alle famiglie.
Ministro vieta rientro a scuola a Borgosesia
No all’utilizzo delle scuole per il progetto di assistenza ai bambini che vogliano avviare domani, martedì 12 maggio. Lo ha deciso il ministro dell’Istruzione, la biellese Lucia Azzolina. Secondo il giornale online Nuova Società, “Azzolina ha scritto una lettera vietando l’uso dell’edificio che il ministero ha dato in concessione ai Comuni fino alla fine dell’anno scolastico”. Ovviamente il motivo deriva dal fatto che l’iniziativa si porrebbe in contrasto con le attuali restrizioni in tema di Coronavirus e anche fuori dalla “giurisdizione” del sistema scolastico stesso.
La risposta: useremo stabili nostri
Sempre secondo Nuova Società, nonostante il no della ministra il sindaco di Borgosesia, e deputato leghista, Paolo Tiramani, vuole andare avanti: “Ma il progetto non si ferma per i più piccoli apriremo l’asilo che è di esclusiva proprietà comunale e sistemeremo i più grandi in tre palestre del Comune”. Al progetto hanno aderito 36 bambini: il progetto è rivolto a genitori che lavorano entrambi e quindi hanno il problema dell’assistenza al figlio.
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L.
12 Maggio 2020 at 8:04
La Ministra ha assunto provvedimenti cautelativi e di contenimento di possibili contagi, adeguate e proporzionate a tutelare la salute dei cittadini a seguito di una “pandemia” e non di barzellette, agendo sulla base delle valutazioni di un “Comitato tecnico scientifico”. Non siamo in campagna elettorale e sarebbe ora di smetterla, in un clima di diffidenze e complottismo e le iniziative dovrebbero essere assunte, conseguentemente, di concerto con la linea del Governo e quindi con i Decreti Legislativi emanati. Mettere dei bambini in delle palestre è un’idea fuori da ogni logica sensata. Che poi, le misure ad oggi adottate per aiutare le Famiglie nella gestione dei Figli sono insufficienti, è palese e la problematica andrebbe affrontata in ambito politico più ampio.
Roberto x
12 Maggio 2020 at 15:20
Ma chi è mai stu “L.”? Se po sape??
any
12 Maggio 2020 at 10:41
ma una famiglia che non ha nonni o parenti come fa?Infatti questa iniziativa è rivolta ai bambini i cui genitori lavorano entrambi e che pertanto non possono occuparsi dei figli ..se hanno ripreso (per fortuna) a lavorare.. l’idea di questo progetto è giunta per le numerose richieste rivolte al sindaco e poi si tratta di un anticipo di centri estivi che cmq come in tutta Italia inizieranno… direi che 15 euro al giorno comprensivi di mensa si tratta di una tariffa abbastanza ragionevole calcolando che se si dovesse assumere una baby sitter per tutto il mese i 600 di voucher baby sitter non basterebbero tra l altro ci sono educatrici che ogni settimana vengono sottoposte a test sierologici e ai bambini viene rilevata la temperatura prima di entrare…quale altra alternativa si sarebbe potuta offrire?
L.
12 Maggio 2020 at 10:49
Ho già specificato che le misure dovrebbero essere assunte collegialmente e non in maniera individualista, valutandole in ambito tecnico scientifico. Naturalmente, le iniziative assunte in aiuto delle famiglie non sono sufficienti ad oggi ma non si può pensare di mettere dei bambini in delle palestre, luoghi assolutamente non adatti.
Elena
12 Maggio 2020 at 10:54
Concordo con L in ogni singola parola!!!!
L.
12 Maggio 2020 at 10:58
Tra l’altro, si ricordi che il Tar della Calabria ha dato ragione al Governo Nazionale, annullando l’ordinanza della Regione Calabria, a firma del presidente Jole Santelli, che a fine aprile aveva riaperto bar e ristoranti per il cibo da asporto e all’aperto. Dimostrazione che non viviamo nell’anarchia e che le regole e quindi i Decreti Legge vanno rispettati. Iniziative dettate dall’improvvisazione (palestre), non sono accettabili.
Elena
12 Maggio 2020 at 11:02
Hai perfettamente ragione L.
Credo, comunque, che l’ultima “uscita” del Sindaco sia la solita boutade elettorale senza nessun tipo di rigore scientifico per far presa sulla gente e che lascia il tempo che trova….
any
12 Maggio 2020 at 13:59
e dei bambini chi se ne occupa? avete soluzioni migliori da proporrre?
L.
12 Maggio 2020 at 14:43
Lei ha serie difficoltà a comprendere ed evidentemente non ha letto con attenzione quanto abbiamo scritto. Non siamo noi a dovere “proporre” delle soluzioni. Noi ci atteniamo ai Decreti Legislativi emanati a seguito di valutazioni scientifiche, non ritenendo corretto che bambini ed educatrici stiano in delle “palestre”, ambienti non consoni.
L.
12 Maggio 2020 at 14:56
Per sua opportuna conoscenza, Sig.ra Any, il Comitato tecnico scientifico è composto da:
Agostino Miozzo, Coordinatore dell’Ufficio Promozione e integrazione del Servizio nazionale della protezione civile del Dipartimento della protezione civile – con funzioni di coordinatore del Comitato;
Silvio Brusaferro, Presidente dell’lstituto superiore di sanità;
Claudio D’Amario, Direttore Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute;
Mauro Dionisio, Direttore dell’Ufficio di coordinamento degli Uffici di sanità marittima-aerea e di frontiera del Ministero della salute;
Achille Iachino, Direttore Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della salute;
Sergio Iavicoli, Direttore Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’INAIL;
Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”;
Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della salute;
Nicola Magrini, Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco;
Giuseppe Ruocco, Segretario Generale del Ministero della salute;
Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della sanità militare del Ministero della difesa;
Andrea Urbani, Direttore Generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute;
Alberto Zoli, rappresentante della Commissione salute designato dal Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome.
Fanno parte del Comitato i seguenti esperti:
Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento emergenze, anestesiologia e rianimazione del Policlinico Universitario “A. Gemelli”;
Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento Scienze dell’invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa – collo del Policlinico Universitario “A. Gemelli”;
Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi – con compiti di segreteria del Comitato;
Ranieri Guerra, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
Francesco Maraglino, Direttore dell’Ufficio prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del Ministero della salute;
Luca Richeldi, Presidente della Società italiana di pneumologia;
Alberto Villani, Presidente della Società italiana di pediatria.
Auguriamoci, a questo punto, Le siano più chiare le intenzioni della Ministra.
any
12 Maggio 2020 at 15:48
mi scusi ma la stessa ministra parlava di palestre per centri estivi etc ““A luglio e agosto metterò a disposizione locali, cortili e palestre delle scuole per realizzare i centri estivi. Non ci sarà didattica e non verrà coinvolto il personale scolastico ma il Terzo Settore”, ha concluso Azzolina.”
https://www.tecnicadellascuola.it/azzolina-apriremo-le-scuole-destate-per-i-bambi-fino-a-6-anni
L.
12 Maggio 2020 at 17:04
Se la Ministra avrà il via libera dal Comitato tecnico-scientifico, adotterà tali misure, da lei descritte, di concerto con la Compagine governativa. Qui, stiamo parlando di assumere iniziative in difformità dagli attuali Decreti Legge e con iniziative individualiste. È un concetto molto elementare!
fabrizio
12 Maggio 2020 at 17:55
Siamo ai soliti giochetti politici!!!! come ho già detto nel recente passato la gente si è stufata di queste pagliacciate.tra l’altro il servizio ha un costo di 15 € al Giorno!!!!!!!!La solita politica del tutti contro tutti alla faccia della serietà.Son ben altri i servizi che da decenni dovremmo avere noi cittadini e che non abbiamo x una politica sempre scadente strafottente e menefreghista….ma forse ci meritiamo solo questo
any
12 Maggio 2020 at 19:48
baby sitter 8 euro l ora minimo..dalle 8 alle 18 sono 10 ore quindi una famiglia pagherebbe 80 euro al giorno..contro i 15..
Fabrizio
12 Maggio 2020 at 21:21
Il problema non sono gli 8 € o i 15 la differenza tra la nostra Italia e altre realta Europee sta nei servizi che noi non abbiamo o comunque dobbiamo pagare mentre altri oltre ai servizi hanno pure incentivi in denaro elargiti dallo Stato in base al nucleo famigliare
Anna
12 Maggio 2020 at 21:52
Amy hai la mia solidarietà. Concordo con i tuoi pensieri e le tue valutazioni.
L.
13 Maggio 2020 at 5:52
Il problema non sono gli 80 o i 15 euro; piuttosto potrebbe rientrare nei termini esposti sull’argomento da una Consigliera Regionale, altro che solidarietà:
“Lo dichiara il consigliere regionale Frediani (M5S)
Vercelli (12/05/2020 – 21,17) –
In provincia di Vercelli tre sindaci in cerca di visibilità, con il sostegno della Giunta regionale, stanno violando il DPCM del Presidente del Consiglio solo per fare facile propaganda. L’articolo 48 del decreto lascia poco spazio alle fantasiose interpretazioni dei sindaci, nel testo infatti si parla chiaramente di possibilità di erogare servizi (come ad esempio i centri diurni) con diverse modalità durante la “Sospensione dei servizi educativi e scolastici” e non di attivazione da zero di nuovi servizi. L’obiettivo di questa iniziativa non ci sembra sia il bene dei bambini e delle famiglie, quanto piuttosto fare facile propaganda sfidando le disposizioni del Governo. In questo momento, così delicato, la salute di famiglie e bambini dovrebbe essere messa al primo posto. Le difficoltà delle famiglie sono comprensibili, ma la soluzione non può essere lo spot di un sindaco. E’ necessario intervenire in maniera complessiva, sull’intero territorio regionale, attraverso il dialogo istituzionale a tutti i livelli. A fronte di una violazione così evidente delle disposizioni dello Stato, pensiamo sia auspicabile un chiarimento da parte del Prefetto anche a tutela delle famiglie coinvolte. (Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte)”.
any
13 Maggio 2020 at 11:02
non sono un problema per chi può spendere 80 euro al giorno per una tata o baby sitter …per chi non può 15 euro una tariffa più che ragionevole ..1.50 all ‘ora!
fabrizio
13 Maggio 2020 at 11:45
La tariffa più che ragionevole sarebbe il servizio a costo zero!!!!! Sempre tenendo conto di non violare decreti governativi.in Italia avere servizi gartuiti x le famigle è pura utopia!!!!
L.
13 Maggio 2020 at 13:40
Sono perfettamente d’accordo con Fabrizio.
any
13 Maggio 2020 at 14:15
ci sono cmq educatrici che vi lavorano ed è giusto che siano retribuite, l importo che paghiamo noi è solo una piccola cifra più che ragionevole…del resto anche i centri estivi sia comunali che dell’oratorio si pagano è un servizio di cui si può usufruire dietro pagamento di un importo
L.
13 Maggio 2020 at 15:17
Evidentemente, non ha capito il senso logico dell’espressione di Fabrizio, Sig.ra Any. Nessuno ha asserito che le operatrici non debbano essere pagate, anche se del progetto non né condividiamo la forma giuridica, bensì il riferimento è alle tasse pagate non in corretta proporzione ai servizi resi dalla Pubblica Amministrazione.
In altri Stati, dove l’attenzione verso le famiglie è più attenta e quindi diversa perché si vuole investire su di essa per il futuro, spesso l’assistenza é gratuita e a parere mio più che correttamente. Forse è un concetto troppo complicato per lei e lo si deduce da quanto scrive in astratto.
any
13 Maggio 2020 at 19:22
non è concetto complicato guardi che sono nel campo anche io giuridicamente parlando…ma intendo dire che occorrono soluzioni concrete
fabrizio
13 Maggio 2020 at 15:17
mi spiace Any!! rispetto ma non sono d’accordo con il tuo pensiero.E’ mai possibile che in questo paese qualsiasi cosa offerta ai cittadini abbia sempre un costo da sostenere? Lo Stato centrale regioni enti locali devono sempre chiedere soldi alle famiglie x avere uno straccio di servizio.In Europa la stragrande maggioranza degli stati offrono a chi paga le tasse sostentamenti con aiuti e quant’altro!!! Lo Stato reinveste i soldi che i cittadini versano restituendoli a loro in servizi.Esattamente quello che dovrebbe avvenire da noi se fossimo una Nazione con politici responsabili che si prendono a cuore i problemi di noi comuni mortali.Non sarebbe complicato basterebbe la buona volontà lasciando da parte la solita propaganda elettorale x accapararsi i voti.Questo avviene adesso come del resto da 40 anni a questa parte, politici che sembra vivano su un’altro pianeta.