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Morta la partigiana “Nini” Arbeja. Fu testimone dell’eccidio di Borgosesia del dicembre 1943

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Morta la partigiana “Nini” Arbeja. Fu testimone dell’eccidio di Borgosesia del dicembre 1943. Da ragazza gestiva con i genitori il bar della stazione. Se n’è andata a quasi 96 anni.

Morta la partigiana “Nini” Arbeja. Fu testimone dell’eccidio di Borgosesia del dicembre 1943

Decise di diventare partigiana quando a soli 17 anni, vide i cadaveri dei dieci martiri fucilati il 22 dicembre del 1943 in piazza a Borgosesia dai nazifascisti. Fu così che Maria Costanza Arbeja divenne la partigiana “Nini”, salendo in montagna e prendendo parte in prima persona ad azioni temerarie.

La donna, quasi 96enne, è morta l’altro giorno a Oleggio, il centro dove viveva e di dove era originaria prima di arrivare in Valsesia. Per un certo periodo con i genitori aveva gestito il bar della stazione.

A Borgosesia per presentare il libro

Nel settembre scorso, ospite dell’Anpi, la donna tornò a Borgosesia per presentare il libro a lei dedicato (si intitola “Costanza Arbeja, la partigiana Nini”) che racconta la sua storia di partigiana e l’impegno sociale nel mantenere vivi quei valori che l’avevano spinta a salire sui monti a combattere per la libertà.
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Ma era presente anche a Varallo quando arrivò il presidente Sergio Mattarella in occasione della festa per il 25 Aprile.

Attualmente era presidente onoraria dell’Anpi provinciale di Novara.

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