Attualità
Moto come saette a Ponzone, ora basta | L’opinione
Moto come saette in paese: il consigliere di opposizione Fulvio Chilò chiede più sicurezza.
Moto come saette sulle strade
Troppe persone scambiano le strade per una pista: «A Ponzone tornano a sfrecciare le moto soprattutto nel fine settimana. Mettere un freno sarebbe indispensabile per permettere alla gente di uscire di casa più tranquillamente». Già un anno fa il consigliere di opposizione Fulvio Chilò aveva chiesto attenzione per l’alta velocità sulle strade, ma l’appello non aveva avuto molto seguito: «Il problema è concentrato soprattutto su via Provinciale a Ponzone, ma anche lungo la strada che da Portula arriva a Trivero e prosegue lungo la Panoramica Zegna – osserva -. Nel fine settimana le moto sfrecciano: c’è chi prende le nostre strade come dei veri e proprio circuiti. Il pericolo è alto».
Il traffico
Su via Provinciale a Ponzone poi anche durante la settimana il traffico è sempre abbastanza sostenuto. «Non capisco perchè le idee proposte non abbiano trovato seguito – riprende Chilò -. E’ vero che il tratto è di competenza della Provincia di Biella, ma il Comune potrebbe farsi portavoce e chiedere di adottare le giuste contromisure. Come è accaduto a Borgosesia, dove alla Guardella sono stati posizionati i semafori intelligenti: una fotocellula rileva la velocità e se un veicolo viaggia oltre il limite consentito scatta il rosso». L’obiettivo non è sanzionatorio, ma permettere a tutti di vivere senza rischiare di correre pericoli ogni volta che si esce di casa. «Pensiamo soltanto a chi vive tra Polto e Ponzone – spiega -. Le due frazioni sono attraversate da una strada provinciale a grande scorrimento, durante la settimana auto e camion passano a volte a velocità spropositate, nel fine settimana poi ci pensano le moto. Come può la gente uscire di casa anche solo per una camminata o fare una corsa. Qualcuno poi prende le curve credendo di essere un pilota di Formula Uno…».
I precedenti appelli
L’appello di porre un rimedio alla velocità Chilò l’aveva già sollevato in diverse occasioni. «L’amministrazione continua a ignorare il problema – osserva -. A Roviore anni fa qualcosa era stato fatto dopo che c’era stata una raccolta firme, bisogna arrivare a questo per poter smuovere la situazione? Ripeto, stiamo parlando di sicurezza. Ci dovrebbe essere la volontà politica e amministrativa nel permettere ai nostri residenti di uscire di casa senza rischiare ogni volta un frontale». E aggiunge: «Visto che sono stati realizzati i sentieri della salute con l’obiettivo di incentivare le persone a uscire a camminare, bisognerebbe prevedere anche passaggi pedonali dove poter transitare senza rischiare ogni volta di essere investiti. Mi riferisco soprattutto al centro di Ponzone, ma non solo. Basterebbe davvero poco. In altri Comuni è stata realizzata almeno una segnaletica che mette in evidenza che lungo quel tratto transitano persone o biciclette. A Ponzone invece un pedone si sente quasi in colpa a camminare… E visto che stiamo parlando di strada provinciale, cosa si aspetta a rendere all’onore del mondo le fermate degli autobus tra Ponzone e Polto?».
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