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“Muro” elettrificato di 3 chilometri: Maggiora si difende dai cinghiali
La recinzione anti-animali selvatici non farà felici soltanto gli agricoltori, ma anche gli automobilisti.
“Muro” elettrificato di 3 chilometri: Maggiora si difende dai cinghiali. La recinzione anti-animali selvatici non farà felici soltanto gli agricoltori, ma anche gli automobilisti. Negli anni infatti gli incidenti causati da ungulati sono aumentati.
“Muro” elettrificato anti cinghiali a Maggiora
Nei giorni scorsi è partito il progetto pilota in collaborazione con la Provincia di Novara con la posa dei primi 3mila metri di recinzione elettrificata contro cinghiali. Il tratto interessato è la strada provinciale 31 che va da Maggiora al Piano Rosa.
L’esperienza del passato
«Le battute di caccia organizzate per provare a risolvere il problema non hanno dato alcun risultato – aveva spiegato il vice sindaco Sergio Vallana -. Per questo abbiamo pensato di riproporre un’iniziativa che invece aveva funzionato 13 anni fa, quando in un’area a nord del paese erano state installate delle reti elettrificate per una lunghezza totale di circa due chilometri».
Il nuovo progetto
Il nuovo progetto prevede di recintare una zona molto vasta, che interessa anche i comuni di Cureggio e Boca. Una zona che tra l’altro è compresa, a nord e a sud, tra il Piano Rosa e l’abitato di Maggiora e, a est e a ovest, tra la provinciale 31A e la strada della Baraggia di Boca. Si tratta di una riserva, in cui la caccia è vietata e per questo gli animali sono riusciti a proliferare.
I costi
Il costo totale dell’operazione sarà di 47mila euro, una cifra in cui sono compresi 7,2 chilometri di recinto elettrosaldato, scavi e opere in muratura e due griglie per l’attraversamento stradale, la manodopera e il lavoro amministrativo. Nel progetto è stata coinvolta la Provincia di Novara, che gestisce la zona di ripopolamento e cattura, e anche agricoltori e cacciatori.
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