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Museo val Sorba: prima scultura a cielo aperto

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Museo val Sorba al via il progetto “Da sogni di pietra alla pietra dei sogni”.

Museo val Sorba l’escursione

Un gran numero di escursionisti si è unito a Gae Valle, presidente dell’associazione Wild, per raggiungere l’alpe Massucco, in val Sorba, dove ammirare il culmine della fioritura delle peonie selvatiche. In questo ciclo naturale della vita vegetativa legato alla variabilità del tempo, lo sbocciare delle peonie e dei rododendri che danno tenui pennellate di colore sugli immensi fondali in pietra, in uno scenario maestoso della Madre Terra, un altro rito si compie: il passaggio del testimone da Gae Valle allo scultore Ireneo Romano Passera per la realizzazione del progetto “Da sogni di pietra alla pietra dei sogni” che ci accompagnerà per tutta l’estate.

Il lavoro

Tra il rumoreggiare del torrente Sorba carico d’acqua che inganna l’eco, la valle accoglie il lavorio persistente dei colpi di scalpello, come di un rito lavorativo antico fatto con le mani sulla pietra bianca, che con tenacia resiste all’estro dello scultore che ne vuole svelare l’opera gelosamente celata in sé, e che il marmo cerca di trattenere. Chi percorrerà il sentiero verso l’alpe Toso s’imbatterà in una delle risorse naturali del territorio di Rassa, un blocco di pietra marmoreo che spicca per contrasto come un colpo di luce tra gli arbusti ed il grigiore delle pietre, che incomincia a prendere forma.

La simbologia

«La scultura è un lavoro lento ma continuo come lo è la natura – scrive Gae Valle -. Nel rispetto dei tempi e del luogo, a lavoro terminato, l’associazione Wild lascerà sul posto la scultura che Ireneo Passera eseguirà nei fine settimana estivi, dando il via al progetto più ambizioso di un museo a cielo aperto. Esempio di valorizzazione delle risorse del territorio – nella natura e della natura – del marmo, del legno, dando loro forma ed espressione e che rimarranno sul percorso dove ognuno possa goderne e apprezzarle».

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