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Nel Gres di Sizzano da vent’anni: si presenta il nuovo presidente

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Nel Gres di Sizzano c’è un nuovo presidente: Riccardo Bianchi è parte del sodalizio da vent’anni.

Nel Gres di Sizzano da vent’anni

Passaggio di testimone ai vertici del Gres di Sizzano: da circa un mese il sizzanese Riccardo Bianchi con mandato triennale è diventato presidente. Prima svolgeva il ruolo di segretario all’interno dell’associazione. Nato ad Udine 57 anni fa, l’uomo si è trasferito con la famiglia a Sizzano all’età di dodici anni. E’ proprio nel piccolo paese che una ventina d’anni fa, insieme ad un’amica, frequentò uno dei corsi per volontari del soccorso.

Passione di famiglia

Successivamente ha trasmesso questo impegno anche al figlio Massimo che fa parte della squadra. «Mi divido fra il lavoro, sono meccanico di maglieria per una ditta tessile a Cressa, ed i vari servizi del Gres, i miei colleghi dicono che non mi risparmio mai – commenta Bianchi -. Nel 2002 una mia amica mi ha invitato a fare i corsi del Gres; ancora oggi dopo tanti anni facciamo i turni insieme e siamo contenti di far parte di questa grande realtà. Anche se sono passati tanti anni non mi sono mai stancato. Vent’anni fa c’era meno burocrazia – dice Bianchi – il Gres era molto più improntato sul volontariato».

Gli inizi

Quando iniziò Bianchi, il presidente era Piero Boselli, «Vi erano poche persone, principalmente i soci fondatori, in tutto circa una quarantina di persone. Attualmente siamo 124; a febbraio abbiamo formato dopo un corso specifico e ben 16 fra ragazzi e ragazze sono entrati a far parte del gruppo. E’ molto importante avere parecchi giovani, in questo modo possiamo fare dei servizi in più e confrontarci maggiormente. Servono i giovani anche per aiutare i più anziani fra noi. Per i servizi in ambulanza ad esempio serve un po’ di forza, inoltre i giovani hanno sempre molte idee. Al primo lockdown avevamo lanciato un appello per trovare persone che ci aiutassero nella consegna borse della spesa, consegna medicinali: la maggior parte di chi ha risposto è rimasto».

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