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«Nessun migrante nella ex casa di riposo». Grignasco, si cercano soluzioni per l’edificio

Diverse infatti sono le problematiche che rendono la 82ª Brigata un luogo poco consono all’accoglienza

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«Nessun migrante nella ex casa di riposo». Grignasco, si cercano soluzioni per l’edificio. La “82ª Brigata Osella” di Grignasco non sarà un centro d’accoglienza per migranti.

«Nessun migrante nella ex casa di riposo». Grignasco, si cercano soluzioni per l’edificio

L’ex casa di riposo comunale, che ospitava gli anziani fino allo scorso anno, da qualche tempo è dismessa. L’emergenza migranti ha riportato ancora una volta il Bel paese a trovare delle soluzioni e soprattutto degli spazi per aiutare le persone in difficoltà. Anche il Comune di Grignasco è stato interpellato per questo. «Il prefetto aveva individuato la ex residenza anziani come struttura per ospitare i profughi – spiega il sindaco Katia Bui -. Ci sono però una serie di aspetti che mi hanno portato a prendere carta e penna, e con l’aiuto anche dell’ufficio tecnico, per illustrare che in realtà quella struttura non può essere una soluzione per garantire assistenza a chi sta vivendo un momento di difficoltà».

Diverse sono le problematiche

Diverse infatti sono le problematiche che rendono la 82ª Brigata un luogo poco consono all’accoglienza. «Abbiamo mostrato con un sopralluogo tutte le problematiche dell’immobile. Anche i referenti degli organi competenti in effetti si sono resi conto dello stato della struttura. Del resto noi avevamo pensato di cambiare gli spazi per gli anziani della casa di riposo perchè gli interventi necessari per rendere a norma l’impiantistica dell’edificio erano davvero notevoli – prosegue Bui -. Senza contare che la struttura si trova in un luogo isolato, mentre la nuova soluzione che abbiamo trovato ora per gli anziani va incontro alle famiglie e agli ospiti. Pensare di lasciare i migranti in uno spazio isolato non è giusto. Senza contare che appunto per rendere accogliente il luogo sono necessari notevoli spese a cui noi non abbiamo la possibilità di far fronte».
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Le soluzioni per recuperare l’edificio

C’è inoltre un ulteriore aspetto. «Abbiamo studiato già da tempo soluzioni per recuperare l’edificio e abbiamo partecipato a bandi ad hoc che però purtroppo fino ad ora non hanno dato esito positivo – sottolinea il sindaco -. Abbiamo pensato a una riqualificazione dell’immobile come centro Alzheimer oppure anche ad un luogo protetto per gli incontri tra figli e genitori in situazioni di particolari criticità sociali».

L’amministratore sottolinea però anche un aspetto. «Abbiamo fatto sapere che siamo pronti a contribuire con ulteriori ed eventuali soluzioni per affrontare la questione».

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