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Orchestra Borgosesia primo concerto dopo il lockdown

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Orchestra Borgosesia primo concerto del gruppo cittadino dopo la pausa per la pandemia.

Orchestra Borgosesia primo concerto dopo il lockdown

Per il primo concerto dell’Orchestra di fiati Città di Borgosesia, dopo la chiusura forzata di tanti mesi dovuta alla pandemia, sabato 19 settembre il teatro Pro loco era esaurito in tutti i posti disponibili. Dopo il benvenuto della presidente Maria Ausilia Festa Bianchet, il concerto si è aperto con le note dell’arpa, suonata da Patrizia Virgone, presentata da Marcello Vaudano.

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Programma “leggero”

«Il maestro Giancarlo Aleppo ha ideato un programma volutamente “leggero” – nota Piera Mazzone -, cogliendo l’esigenza di spensieratezza che contraddistingue il ritorno alla “normalità”, dopo mesi di forzato isolamento. La consueta marcia d’apertura, “Washington Grays”, è stata seguita da un valzer jazz, “Glenn plays after the ball”, e da una celebre canzone di mezzo secolo fa Puppet, con la quale Sandy Shaw vinse l’Eurovision».

Non mancano gli evergreen

«“Unchained Melody”, che fa parte della colonna sonora di Ghost, con Antonio Nicoletti al tricorno solista nella parte iniziale, fa sempre registrare alte punte di commozione, sfumata sul ritmo della celebre “Obladì, Obladà” dei Beatles, titolo ripreso dall’intercalare di un musicista reggae, amico di Paul McCartney, che significa: “La vita va avanti”, messaggio quanto mai attuale oggi in cui tutti dobbiamo ripartire, ma insieme».

Un omaggio a Morricone

«Zorro, l’eroe mascherato, colto in uno dei suoi momenti romantici e non d’azione con “I want to spend my lifetime loving you”, è stato seguito da un omaggio al maestro Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio. In “Metti una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi, con una sequenza ascendente di tre sole note, il maestro costruì un’accattivante bossanova. Suoni da tutti gli Stati Uniti d’America, orchestrati da Williams, hanno trascinato il concerto nel gran finale, seguito da ben tre bis, richiesti da entusiastici applausi».

Tanta emozione per il primo concerto

Al termine del concerto il maestro Aleppo ha ringraziato il pubblico per l’affetto tributato: «Siamo spersi: scusateci se forse non abbiamo saputo dare il meglio di noi, ma in questi mesi è stato molto difficile ritrovarci per suonare insieme, e la distanza obbligata mi rende difficile vedere i miei musicisti e per loro è più arduo seguire le mie indicazioni: ma questo è un inizio e, forse, verso dicembre, ci sarà una sorpresa».

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