Palestre di Borgosesia: tornano le tariffe pre-Covid per le associazioni

Palestre di Borgosesia: le tariffe tornano alla normalità dopo il periodo gratuito post-emergenziale.

Palestre di Borgosesia

Le palestre comunali di Borgosesia tornano alle tariffe abituali. L’attività sportiva riprende, ed il Comune torna a fissare tariffe orarie di utilizzo delle proprie palestre per le associazioni sportive che ne fanno uso. Lo scorso anno, vista l’emergenza sanitaria e il blocco delle attività sportive, il Comune decise di consentire alle associazioni l’uso delle palestre a titolo gratuito, da settembre a dicembre. Quest’anno, i numeri contenuti della pandemia consentono il ritorno alla normalità per coloro che praticano attività sportiva, dunque anche il Comune ha stabilito di ritornare a fissare delle tariffe, peraltro molto popolari, per l’utilizzo di tali spazi.

Le tariffe

«Siamo felici che l’attività sportiva sia ripresa – dice l’assessore allo sport Emanuela Buonanno – è un bene per le nostre associazioni, per i ragazzi e tutti coloro che la praticano. Tornare alla normalità vuol dire anche che le associazioni sono di nuovo in grado di sostenere la piccola spesa che il Comune richiede per l’utilizzo delle palestre: abbiamo fissato due tariffe orarie che non si discostano da quelle precedenti la pandemia, ossia 6 euro all’ora per l’utilizzo delle palestre nelle stagioni senza riscaldamento, e 10 euro all’ora nei mesi in cui è in funzione il riscaldamento. Un introito minimo, che da un lato contribuisce a coprire una piccola parte delle spese sostenute per pulizia e riscaldamento, dall’altro responsabilizza gli utenti sotto diversi punti di vista».

Le risorse

Per l’assessore applicare le tariffe di utilizzo alle palestre comunali è un tassello del “puzzle della normalità” che si sta ricomponendo: «In questo periodo ci siamo impegnati su tutti i fronti per sostenere le categorie danneggiate economicamente dalla pandemia – rimarca Buonanno -, ora chiediamo che tutti i settori in grado di ricominciare a “camminare con le proprie gambe” si impegnino a farlo per il bene della collettività. Questo ci consentirà di avere risorse da destinare ai soggetti più fragili, che ancora hanno bisogno di essere supportati».

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