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Un lavoro per le persone fragili: ecco il progetto Lisa della Croce rossa

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Un lavoro per le persone fragili: ecco il progetto Lisa della Croce rossa

Un lavoro per le persone fragili con il progetto Lisa: così l’offerta può incontrare più facilmente la domanda.

Un lavoro per le persone fragili

Un progetto a favore delle persone svantaggiate, fragili o portatrici di qualche disabilità, affinché possano inserirsi nel mondo del lavoro e conquistare una propria autonomia. E’ questo il senso del progetto Lisa, presentato venerdì mattina al teatro Civico di Varallo e di fatto già partito in valle.
“Lisa” è acronimo di lavoro, inclusione, sviluppo e autonomia, ed è un progetto della Croce rossa nazionale che viene attivato da 21 comitati locali (in Piemonte Borgosesia e Susa), e prevede la formazione di circa 800 volontari che portano avanti le attività.

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Il progetto

A spiegare in concreto il progetto sono state le due operatrici referenti, Sandra Moretti e Piera Goio. Si tratta di un percorso per includere nel mondo del lavoro persone che partono svantaggiate, ma che per le aziende possono comunque rappresentare collaboratori importanti. A Borgosesia, nella sede della Croce rossa, è già da qualche mese attivo uno sportello al quale i soggetti interessati possono rivolgersi, e da lì partire con un percorso che ne valorizzi le capacità, li presenti tramite curricula fatti bene, ed eventualmente aggiunga della formazione.
Ovviamente lo sbocco è quello del mondo delle aziende. Lo sportello provvede anche a collegare offerta e domanda di lavoro, così da inserire ove possibile queste persone. Come accennato, per lo più si tratta di persone che hanno qualche disabilità, ma anche soggetti fragili per altri motivi, magari sociali, magari legati a un passato con qualche guaio con la giustizia.

Le aziende

Gli intenti generali del progetto sono stati illustrati da Daniela Denicola, presidente della Croce rossa di Borgosesia. Un input che è stato raccolto e rilanciato anche da Gianni Filippa, presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, che ha ricordato come molte aziende associate già ora operino con propri percorso di inclusione. E’ il caso, per esempio, della Loro Piana di Quarona, che da qualche anno ha attivato il progetto Circol-abili, illustrato da Cecilia Cerra. Ma anche la Gessi di Serravalle, tra i partecipanti all’incontro, già da tempo opera a favore dell’inclusione.
Il progetto Lisa dispone anche di una piattaforma online, raggiungibile all’indirizzo www.lisa.cri.it aperto sia a destinatari dell’iniziativa, sia alle aziende che offrono lavoro.

Inclusione

Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche alcuni positivi esempi di inclusione, quali quello delle cooperative Orso Blu e Il Ponte. Mentre Francesca Vinzio, presidente dell’associazione Passepartout, ha fatto notare come anche il mondo dello sport possa creare importanti occasioni di integrazione per persone svantaggiate.
Insomma, “Lisa” rappresenta anche uno stimolo per il territorio, una scommessa verso l’inclusione a cui possono partecipare fattivamente la Croce rossa, il volontariato, i servizi sociali e il mondo delle imprese e del lavoro. Un progetto che tra l’altro risponde a tre obiettivi, fra i 17 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: sconfiggere la povertà, creare lavoro dignitoso e crescita economica, e ridurre le diseguaglianze.

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