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Paolo Godio firma l’impresa: da Genova alla Margherita in 17 ore

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Paolo Godio, il giovane farmacista originario di Massino Visconti, ma con la Valsesia nel cuore, autore di un’impresa eccezionale. Non tanto per le distanze, i dislivelli o i tempi, bensì per l’idea di concepire un’avventura, di vivere un sogno romantico

Paolo Godio compie un’impresa romantica

In molti l’hanno definita un’impresa romantica. L’obiettivo di Paolo Godio non era tanto il record, quanto provare davvero a tentare la scalata dal mar Ligure alla capanna Margherita. Percorrere 258 chilometri, superare un dislivello di 5.500 metri, raggiungere la quota di 4.554 metri scalando il monte Rosa è senza dubbio una grande performance sportiva che Paolo Godio ha realizzato tra venerdì 27 e sabato 28 luglio.

Il programma

Partito alle 16 dal mare di Genova, il giovane farmacista originario di Massino Visconti, ma con la Valsesia nel cuore, ha dovuto affrontare la salita del passo del Turchino con una temperatura che superava i 30 gradi e nonostante una foratura, alle 18 e un quarto era ad Alessandria e a mezzanotte arrivava ad Alagna, percorrendo il tragitto a una media superiore i 30 chilometri orari. Alcuni amici del padre, nativo di Vanzone (Borgosesia), raccontano increduli, che a Isolella è sfrecciato oltre i 50 chilometri orari. Dopo circa un’ora di riposo, il tempo di rifocillarsi e cambiare gli indumenti, è ripartito alla volta della vecchia stazione di Indren, passando per lo Stolemberg accompagnato da Ivan Beltrami.

L’attesa degli amici

A Indren, breve pausa per un tè preparatogli dagli amici Viviana Petazzo e Gae Valle e poi via, per l’ultimo strappo alpinistico sino alla capanna Margherita, la più alta d’Europa, sulla punta Gnifetti a 4.554 metri, raggiunta alle 9 impiegando in totale 17 ore. Ma l’eccezionalità dell’impresa sportiva non è nelle distanze, nei dislivelli, nei tempi, bensì nell’idea di concepire un’avventura, di vivere un sogno romantico.

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