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Paolo Tiramani vota per cancellare il Green pass. “L’emergenza non c’è più”
Paolo Tiramani vota per cancellare il Green pass. “L’emergenza non c’è più”. Si è votato in commissione affari sociali della Camera, ma la proposta non ha avuto abbastanza forza: 14 i voti favorevoli (Lega, Fratelli d’Italia e Alternativa), 5 astenuti e 18 contrari (Pd, 5Stelle, Italia Viva e Gruppo misto). Forza Italia ha deciso di non seguire la proposta degli altri due partiti di centrodestra, astenendosi, e quindi facendo spostare l’equilibrio dalla parte dei partiti che hanno voluto mantenere il lasciapassare verde. Ora si vedrà che cosa si decide nei prossimi giorni, anche perché la situazione epidemiologica è in costante miglioramento, mentre il dibattiti politico riserva novità ogni giorno.
Il punto di Tiramani
Il sindaco di Borgosesia e deputato Paolo Tiramani chiarisce la sua posizione all’indomani del voto in commissione: «Per prima cosa va detto che sono sempre stato a favore delle vaccinazioni, come amministrazione a Borgosesia infatti ci siamo subito messi a disposizione dell’Asl. E sono stato anche a favore delle restrizioni imposte in periodo di pandemia per contenere la diffusione del virus». Borgosesia infatti ha sempre adottato tutte le regole facendole rispettare. Però ora che si va verso la fine della pandemia e la situazione contagi non è più così preoccupante si può iniziare a pensare di tornare alla normalità. «Quando lo stato di emergenza è finito non mi sembra logico continuare sulla linea delle restrizioni», sottolinea ancora Tiramani.
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Ultimamente anche sui social il deputato leghista ha esternato la propria voglia di tornare alla normalità con alcune frasi. «Sinceramente non capisco perchè dobbiamo continuare a ridurre la nostra socialità perennemente, gradualmente bisogna tornare alla normalità».
Lo stato di emergenza
Sulla questione Green pass di recente è intervenuto anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa. «Il certificato non servirà più nei luoghi all’aperto sin dal primo aprile». ha detto il sottosegretario a Porta a Porta. «I dati – le parole di Costa – ci confermano che ragionevolmente il 31 marzo non verrà più rinnovato lo stato di emergenza, da lì inizierà una nuova fase con un allentamento graduale delle misure restrittive con la stessa gradualità con cui le abbiamo introdotte». La parola d’ordine è gradualità: «E’ il criterio che il governo ha deciso fin da subito, sia nell’introdurre le regole che nell’allentare». Si farà una distinzione tra i locali al chiuso e gli spazi. Ma i problemi veri sono altri: lavoro, accesso ai servizi e trasporti pubblici.
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