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Per “Fede” Chiarelli si cerca l’accordo sui risarcimenti

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Le parti coinvolte nella morte del giovane coggiolese Federico Chiarelli cercano un’intesa sui risarcimenti

Si cerca un’intesa con le assicurazioni per i risarcimenti. Per questo motivo è stato rinviata al 19 l’udienza (che era in calendario ieri) del processo che deve far luce sulla morte di Federico Chiarelli, 19enne di Coggiola che fu trovato cadavere a pochi metri da casa sua, a Coggiola, all’alba del 12 ottobre 2014. Al momento si è raggiunto un accordo nei confronti della madre, del fratello e della nonna. Manca ancora il padre. Per questo il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto opportuno rinviare la seduta. 

L’accusa è contro Andrea Alciato, il giovane coggiolese che investì Chiarelli rientrando a casa, ma la reale dinamica dei fatti è ancora oggetto di indagine. Alciato ha sempre sostenuto di non essersi accorto dell’investimento: una tesi che fa leva sulla possibilità che il corpo di Chiarelli fosse già a terra al momento dell’arrivo dell’auto. L’accusa è comunque di omicidio colposo.

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