Seguici su

Attualità

Pericolo sorgo anche in Valsesia: le indicazioni per gli allevatori

Pubblicato

il

mucche in fuga

Pericolo sorgo: l’Asl di Vercelli fornisce le indicazioni utili ad allevatori e agricoltori per ridurre al minimo i rischi per i bovini.

Pericolo sorgo

Nei giorni scorsi diversi capi di bestiame in Piemonte sono morti per avvelenamento. La causa è da ricercare nel sorgo, una pianta che le attuali condizioni di siccità hanno reso particolarmente pericolosa per i bovini. L’Asl di Vercelli spiega quindi come evitare di fare correre rischi ai propri animali.

La durrina

«La pianta del sorgo, nelle prime fasi dello sviluppo, può contenere un glucoside cianogenetico, detto durrina, che nello stomaco si idrolizza liberando acido cianidrico – spiegano dall’Asl – Il contenuto di durrina varia con l’accrescimento, diminuendo fino a scomparire alla maturità della pianta. Sono quindi le piante giovani a presentare la massima concentrazione nelle foglie, per cui il pericolo risulta presente e grave solo impiegando il sorgo da foraggio sia per impiego come pascolo sia per foraggiamento verde».

L’avvelenamento

«Come tale dovrebbe pertanto essere pascolato o sfalciato non prima che abbia raggiunto un’altezza di 70 cm – proseguono – Tale vincolo deve essere considerato con maggiore attenzione nelle attuali condizioni di stress idrico e termico che favoriscono la concentrazione di durrina sopra i livelli di sicurezza, anche nelle varietà ed ibridi recenti dovrebbero contenerne un minor quantitativo. Se viene ingerito in grandi quantità l’organismo non riesce ad inattivarlo e, specie per i ruminanti, si crea una condizione di avvelenamento da cianuro che porta a morte gli animali in poche ore».

La siccità

«Nelle attuali condizioni meteoclimatiche e in assenza di irrigazione artificiale, anche il sorgo, come altri cereali e foraggere, non ha avuto la crescita attesa, rimanendo in una fase precoce dello sviluppo e con una potenziale concentrazione di durrina molto alta – osservano – Stante queste condizioni il sorgo, specialmente la varietà da granella ma anche da foraggio, non dovrà essere sfalciato, pascolato, trinciato per l’alimentazione animale a causa dell’altissimo rischio di avvelenamento del bestiame da acido cianidrico».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *