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Personaggio vulcanico, grande affabulatore: la Valsessera ricorda Raul Rossetti

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Personaggio vulcanico, grande affabulatore: la Valsessera ricorda Raul Rossetti. Oltre ad essere uno scrittore, è stata una persona che si è impegnata per il territorio e per la cultura, diventando per molto tempo uno dei protagonisti della comunità valsesserina. E’ morto nei giorni scorsi a 92 anni. Da qualche settimana le sue condizioni di salute si erano aggravate.

Personaggio vulcanico, grande affabulatore

A conoscerlo bene è il sindaco di Pray Gian Matteo Passuello che era amico dei figli e frequentava, in gioventù, la sua casa. «Raul – spiega il primo cittadino – lo conosco da sempre. Voglio, a nome della comunità e dell’amministrazione comunale, esprimere la vicinanza a Bruna e ai figli per questa perdita. Ricordo che Raul ci raccontava sempre tante storie avventurose, la sua casa era piena di libri e quando andavo a scuola a Mucengo lo incontravo. Una volta ci raccontò di come faceva saltare le mine in mare, sparando da lontano, per bonificare la zona. Era davvero originale quando parlava e ci ipnotizzava con i suoi racconti. Ho tanti ricordi di lui, era simpatico. Un giorno l’ho incontrato alla stazione di Roma, era seccato visto che lo avevano invitato al Maurizio Costanzo Show e, mentre gli altri venivano pagati, lui no… Si è dato molto da fare, in passato, anche nella commissione della biblioteca comunale, dove era un punto di riferimento. Lo ricorderò con piacere sempre».

Docbi

Raul Rossetti aveva fatto parte anche del Docbi ed era stato socio dal 1990 sino al 2016. «Era un raccontatore di storie straordinario – lo ricorda il presidente Marcello Vaudano –. Dava colore, alla più piccola frase, la rendeva piena di umanità e di particolari. Avrebbe compiuto 93 anni a luglio. Ricordo che anni fa siamo stati in vacanza insieme nel Veneto, nei paesi di cui era originario. Era stato piacevole ed era stata una bella vacanza. La sua “seconda vita”, quella da scrittore, era iniziata nel 1989 quando aveva pubblicato il suo libro “Schiena di vetro”, vincitore del concorso Pieve Santo Stefano. Da allora aveva ottenuto un buon successo di critica. E’ una persona da ricordare, perché di Raul non ce ne sono tanti».

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Per anni ha anche dato una mano alla Festa della Fagnana a Pray, con la moglie Bruna. A parlarne è Paolo Chioso, uno degli organizzatori della manifestazione: «Ricordi con Raul ne ho davvero tanti. Era una persona eccezionale, nella sua semplicità ci sapeva fare con la gente. Conoscerlo è stato un privilegio. Lui era sempre disponibile e, anche nei momenti di difficoltà, sapeva dosare le parole e fermarsi al momento opportuno. Ho davvero un ottimo ricordo di lui».

Per diversi anni ha inoltre rivestito l’incarico di presidente all’Orto botanico “Pier Carlo Bussi” di Guardabosone. «Era un presidente attivo e partecipativo – sottolineano i curatori Roberto e Silvia Valoppi –: collaborava con la moglie Bruna che era una esperta. Era molto legato a Guardabosone ed era riuscito ad ottenere diversi contributi per l’orto botanico. Era molto estroverso e parlava con tutti, non possiamo che dire bene di lui per quanto ha fatto».

 

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