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Piemonte “riscopre” i medici di base per battere il Coronavirus
Piemonte “riscopre” i medici di base per battere il Coronavirus. Il gruppo di lavoro guidato da Ferruccio Fazio ha dato le prime indicazioni alla Regione.
Piemonte “riscopre” i medici di base per battere il Coronavirus
Predisporre un modello di assistenza sanitaria “che trovi il proprio fulcro nei medici del territorio, in primis i medici di medicina generale, valorizzando, al contempo, tutte le risorse che, in ambito sanitario sul territorio già operano, come le farmacie, o che potrebbero essere opportunamente attivate (come l’infermiere di comunità e altri operatori sanitari)”. Questo l’obiettivo numero uno che il nuovo gruppo anti-crisi piemontese ha fornito alla Regione per affrontare nel modo migliore la sfida del Coronavirus. Bisogna infatti, si legge sulla prima relazione all’assessorato, “migliorare la qualità dell’assistenza territoriale anche per la gestione delle cronicità, in un rapporto integrato con la rete ospedaliera, sfruttando altresì le potenzialità delle nuove tecnologie negli ambiti della telemedicina”.
Modello Veneto
In parole povere, basta con i pazienti che restano a casa giorni e giorni, e che quando arrivano all’ospedale col 118 sono già gravissimi. Un modello che il Veneto ha già adottato, con risultati significativi. Altre due misure: l’approccio differenziato area per area, e il “tracciamento attivo” dei contagi, anche qui senza attendere il peggioramento o il ricovero in ospedale.
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