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Ponte Bozzalla quattro mesi di lavori per consolidare i piloni

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Coggiola allarme

Ponte Bozzalla: lavori in partenza nei prossimi mesi.

Ponte Bozzalla, il progetto

Sono attesi fra pochi mesi, fra la primavera e l’estate, i primi lavori per la messa in sicurezza del ponte tra Coggiola e Portula. Il progetto esecutivo è stato completato e ora l’obiettivo è di andare quanto prima all’appalto.
A fare il punto della situazione è il presidente della Provincia di Biella Emanuele Ramella Pralungo: «Siamo in fase di ultimazione di progettazione e quindi si procederà poi con la parte burocratica relativa all’appalto dell’opera». Sulla modalità del cantiere Ramella Pralungo attende di capire se si potrà lasciare in parte il ponte aperto, almeno per alcuni periodi visto che in totale l’intervento durerà quattro mesi. «Sulla chiusura totale o parziale bisognerà aggiornarsi con impresa e progettisti – spiega -, anche se a livello di viabilità Coggiola e Portula hanno a disposizione sia il ponte Fila che quello al confine con Pray».

I costi

I soldi ci sono: sono stati stanziati complessivamente 735mila euro di cui 217mila euro dal Comune di Portula, 203mila dalla Provincia di Biella (in quanto il tratto coggiolese al momento dell’alluvione non era ancora passato ufficialmente in carico al Comune di Coggiola). Ci sono poi 150mila euro suddivisi tra Portula, Coggiola e Provincia di Biella per la realizzazione del traverso sul torrente. Mentre il Cordar parteciperà alla spesa con circa 165mila euro necessari per la sistemazione del tratto di collettore danneggiato.

L’intervento

Una prima parte dell’intervento servirà per andare a rinforzare con micropali sia le pile del ponte in alveo sia quelle a ridosso delle due sponde. Altra parte del cantiere riguarderà invece il ripristino della briglia di attraversamento a valle del manufatto per mantenere le quote di scorrimento esistenti e garantire la stabilità dell’opera.
Dopo l’alluvione dell’ottobre scorso, il ponte aveva subito danni ai piloni di sostegno a causa della piena. Ad accorgersi del problema erano stati alcuni tecnici che stavano lavorando in alveo per ripristinare una parte della condotta Cordar divelta dalla furia della corrente. Dopo il sopralluogo i tecnici avevano consigliato in caso di piogge abbondanti di chiuderlo in attesa degli interventi per metterlo in sicurezza. E così ogni volta che arriva un allerta meteo emessa dall’Arpa si procede alla chiusura per precauzione con tanto di ordinanza dei due Comuni.

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