Attualità
Prato Sesia cittadinanza onoraria a Patrick Zaki e al Milite ignoto
A Prato Sesia il Comune concede la cittadinanza onoraria a Zaki e al Milite ignoto.
A Prato Sesia il Milite ignoto è tra i cittadini onorari
Il 4 novembre 2021 sarà celebrato il centenario della tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, a Roma. In occasione di tale ricorrenza, il Comune di Prato Sesia ha aderito all’iniziativa di conferire al Milite Ignoto la cittadinanza onoraria. «Il consiglio comunale, ripudiando ogni totalitarismo e ogni guerra, considera il Milite Ignoto simbolo delle vittime di tutti i conflitti armati e monito delle coscienze a non ripetere gli errori del passato».
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Il Milite ignoto è simbolo del valore altissimo di tutta la Patria e dell’Umanità intera. E questa iniziativa è infatti finalizzata a percepire questo eroe nazionale non più “di nessuno” ma “di tutti”.
Ad avanzare la proposta l’Anci nazionale, poi appoggiata anche dal Gruppo Alpini di Prato Sesia. In questo modo, spiega il capogruppo di maggioranza e vice capogruppo delle penne nere pratesi Angelo Frasson, dal 2021 «il 4 novembre potrà tornare a essere la Festa di tutti gli italiani, la ricorrenza di un’unità e di un’identità che continuano a essere valori irrinunciabili e condivisi».
Cittadinanza onoraria a Patrick Zaki
Un altro nobile intento ha ugualmente spinto il consiglio comunale pratese a esprimere il proprio sostegno alla campagna che richiede di concedere la cittadinanza onoraria italiana a Patrick Zaki, il giovane egiziano, studente dell’Università di Bologna, che da oltre un anno è incarcerato nel suo paese natale. In questo caso ad avanzare la richiesta la sezione pratese dell’Anpi.
Il sindaco, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha infatti affermato
La carcerazione di Zaki continua a essere prolungata ed è forte la preoccupazione per le sue condizioni di salute. Si ritiene necessario evitare un nuovo caso Regeni, facendo tutto il possibile perché la violazione dei diritti umani nei suoi confronti non sfoci in una nuova tragedia. È quindi necessario mantenere quotidianamente alta l’attenzione, affinché Patrick venga liberato.
La richiesta verrà quindi inviata ai presidenti del Consiglio, del Senato e della Camera.
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