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Presepi che parlino di comunità: la proposta del parroco di Quarona

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Presepi che parlino di comunità: l’invito di don Matteo Borroni per l’iniziativa “E venne ad abitare in mezzo a noi”.

Presepi che parlino di comunità

I quaronesi si sono già messi al lavoro: in parrocchia stanno arrivando le prime foto dei presepi realizzati da famiglie e bambini per l’iniziativa del Natale 2021. Con “E venne ad abitare in mezzo a noi”, il parroco don Matteo Borroni ha lanciato la proposta di realizzare una Natività che esprimesse il senso di comunità: «Un presepe che rappresenti la condivisione del tempo, del lavorare insieme, che racconti l’idea e la gioia di stare insieme – presenta il sacerdote -. Non è un concorso, ma la manifestazione di una volontà di condivisione che superi l’individualismo dei nostri tempi. Per questo, ideale sarebbe un lavoro collettivo, che unisca le famiglie, ma anche gruppi di vicini di casa o di residenti di una zona del paese».

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Posti visibili

L’invito è di realizzare i presepi in posti che siano visibili dall’esterno: «Penso a giardini e cortili di case e palazzi, a finestre e balconi, agli androni dei condomini – prosegue il parroco -, in modo da dare a tutti la possibilità di vederli». La visibilità dei presepi non si conclude però nella sola esposizione esterna: le foto degli allestimenti possono essere inviate alla parrocchia che le pubblicherà sul sito e sulla pagina Facebook. C’è tempo sino a domenica per iscriversi all’indirizzo oratorioquarona25@gmail.com specificando nome, cognome e indirizzo; in seguito si potrà inviare l’immagine della propria Natività (entro domenica 19) per la pubblicazione. «Non daremo premi, ma per coloro che si iscriveranno ci sarà una sorpresa per ringraziarli della partecipazione».

L’oratorio e le scuole

L’iniziativa è stata presentata in oratorio e nelle scuole: «E’ stata accolta con entusiasmo – conferma don Matteo -. Hanno dato la loro adesione tutte le dieci classi della scuola primaria, e si sono messi al lavoro i circa 130 bambini e ragazzi che frequentano l’oratorio. Con piacere ho visto che stanno già arrivando le prime foto».
Oltre ai presepi realizzati da bambini e famiglie, non mancheranno quelli allestiti nelle chiese del paese a opera di volontari e associazioni.

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