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Pro loco Campertogno: macché variante, meglio un ponte

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Pro loco Campertogno scrivere il proprio punto di vista. «Meglio un ponte per unire le due sponde».

Pro loco Campertogno dice la sua sulla strada

Il progetto della variante di Campertogno inserito nel Recovery Fund fa discutere. La Pro loco ha voluto scrivere il proprio punto di vista. «Meglio un passaggio per unire le due sponde. Le frazioni Tetti, Carata, Otra hanno avuto negli ultimi anni un forte sviluppo». E riguardo alla circonvallazione aggiungono: «Servirebbe avviare uno studio aggiornato per discutere delle ripercussioni sul territorio e sull’impatto ambientale».

La lettera

Durante la riunione del consiglio comunale del 13 marzo è emerso che il progetto del tunnel per la variante di Campertogno è stato inserito nel piano provinciale del Recovery Fund. Eppure la popolazione non è stata adeguatamente informata della reale utilità del progetto, che avrebbe lo scopo di risolvere un problema di viabilità.

Sembra non sia stato svolto nessuno studio aggiornato sul suo effettivo impatto ambientale, sulle ripercussioni economiche e turistiche per il paese e se la scelta sia stata effettuata valutando alternative diverse. Perché, se è possibile destinare dei fondi atti a promuovere la ricrescita e la resilienza dei territori, per Campertogno risulterebbe molto più necessaria la costruzione di un nuovo ponte.

Molto più utile il ponte

Si parla già da tempo di questo collegamento, che unisca la sponda destra orografica del paese a quella di sinistra. Negli ultimi anni, infatti, le frazioni Tetti, Carata e Otra hanno avuto un forte sviluppo edilizio ed abitativo. Le prospettive future fanno dunque sperare in una nuova tendenza sociale al ripopolamento della montagna.

L’unico piccolo ponte settecentesco rischia di non poter più sostenere il sempre più consistente carico del transito di auto, furgoni, e mezzi di soccorso (e l’autopompa dei pompieri non ci passa). La costruzione di un nuovo ponte consentirebbe da sola di togliere uno dei tre semafori all’incrocio, e questo contribuirebbe a snellire sensibilmente anche lo scorrere del traffico; oltre che ad abbassare l’emissione di fumi di scarico nel centro storico.

Considerare anche un progetto che coinvolga più Comuni

Altrimenti sarebbe logico prendere in considerazione un esteso piano territoriale che coinvolga tutti i paesi della strada provinciale. Ne gioverebbero anche Muro di Scopa, Scopello, Mollia. Sono punti privi di semaforo e affidati solo a diritti di precedenza, purtroppo spesso liberamente interpretati dagli automobilisti.

Questa lettera non ha valore di documento ufficiale o di proclama ecologista, ma desidera soltanto richiamare l’attenzione sul diritto all’informazione che abbiamo noi privati cittadini, soprattutto quando si decide del nostro territorio.

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1 Commento

1 Commento

  1. John

    3 Aprile 2021 at 17:57

    Macchè variante, macchè ponte. Perchè non una bella metropolitana?

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