Attualità
Profughi ucraini a Varallo: cresce il numero di madri con figli
Profughi ucraini a Varallo: l’ostello comunale sta già ospitando alcune mamme con i loro figli.
Profughi ucraini
Un incontro per fare il punto sulla situazione accoglienza e predisporre tutto al meglio. La scorsa settimana si è tenuto un incontro con prefetto, questore, Asl Vercelli e sindaci dei Comuni che hanno messo a disposizione delle strutture per l’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra, al quale il primo cittadino di Varallo Eraldo Botta ha partecipato con Daniela Denicola presidente del Comitato di Borgosesia della Croce rossa italiana e Lorena Brustio, responsabile dei servizi sociali del Comune di Varallo per l’accoglienza sull’intero territorio provinciale.
«E’ stata l’occasione per verificare le corrette procedure di accoglienza, che ovviamente sono in costante aggiornamento e legate all’andamento dei flussi di arrivo – riferisce Botta -. Tutto ciò mentre il nostro ostello comunale ha iniziato ad ospitare i primi cittadini ucraini, che per noi saranno mamme e bambini, con la collaborazione della Parrocchia e delle associazioni cittadine. La risposta così intensa da parte di associazioni e cittadini, che tutti e tre stiamo registrando in questi giorni, ci onora, la nostra comunità anche in questa nuova emergenza dimostra di avere un cuore grande e dall’ostello, come ai tempi più bui del Covid, si diffonde un messaggio di rinascita e di speranza».
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A scuola
I bambini ospitati all’ostello comunale “Il Pinocchio”, di età compresa tra i 4 e i 18 anni, gradualmente dopo il loro arrivo, con la collaborazione dell’istituzione scolastica, vengono inseriti in classe, per trascorrere qualche ora della giornata con i loro coetanei varallesi e avvicinarsi all’apprendimento della lingua italiana. «L’ambiente che si è creato è accogliente e siamo in attesa di nuovi arrivi – prosegue il sindaco -. Grazie alla collaborazione delle associazioni cittadine stiamo gestendo la situazione, che al momento non desta problemi. I volontari hanno un cuore grande e lo stanno dimostrando. Di questo ne sono immensamente grato e orgoglioso. Posto che al momento non vi sono particolari necessità di indumenti o altro, chi volesse aiutare con donazioni o raccolte di materiali può farlo».
Come contribuire
Chi volesse dunque contribuire può effettuare un bonifico intestato a Croce Rossa Italiana Comitato di Bogosesia (Iban: IT55CO60854490000000 1001092, causale Profughi Ucraini Valsesia Valsessera), oppure un bonifico intestato a Carita Diocesana (Iban: IT90P0306909606 100000010083 causale Caritas Novara – Ucraina), portare un contributo anche in denaro all’ufficio parrocchiale o al Centro libri. Si raccolgono anche medicinali (antibiotici, garze, disinfettante, aspirine, tachipirine, moment) e per i bambini e prima accoglienza: biscotti, caramelle, bioches, latte a lunga conservazione, tè. Il materiale può essere portato in casa parrocchiale a Varallo.
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